CUBA. Affari al centro della missione Rousseff all’Avana

Ansa, 29 gen 12 –

Affari e ancora affari: al centro della visita all’Avana, da domani, di Dilma Rousseff, la presidente del Brasile, c’e’ soprattutto il “business’ e il commercio, temi che la presidente brasiliana affrontera’ tra gli altri con il collega cubano Raul Castro e probabilmente anche con il ‘lider maximo’ Fidel. Il Brasile, diventato ormai la sesta potenza mondiale, punta a cogliere lo spazio che si e’ conquistata in America Latina sul fronte sia politico sia economico per guadagnare terreno nell’isola comunista, dove Raul Castro sta introducendo una serie di aperture. Durante la visita, Dilma dara’ il via libera a diversi accordi: per esempio, a un credito per lo sviluppo dell’ agricoltura – pari a 70 milioni di dollari – e a nuove misure per accelerare la costruzione del porto di Mariel, progetto portato avanti dal gruppo brasiliano Odebrecht. L’80% dei finanziamenti destinati al porto e’ coperto dallo stato brasiliano, per una cifra pari a 683 milioni di dollari. Molti analisti sottolineano l’importanza che il porto avra’ quando Washington decidera’ di sospendere il lungo embargo americano contro Cuba. ”L’embargo degli Stati Uniti nei confronti di Cuba non sara’ eterno”, ha assicurato il presidente della Confindustria di San Paolo, Paulo Skaf, che qualche mese fa ha ricevuto a Brasilia il ministro per il commercio cubano, Rodrigo Malmierca. Il Brasile e’ oggi il quinto partner commerciale dell’Avana, dopo Venezuela, Cina, Canada e Spagna. Durante gli anni della presidenza Lula, tra il 2003 e il 2010, gli scambi si sono moltiplicati per cinque. Ormai sono pi— d’una le societa’ brasiliane che hanno aperto una propria rappresentanza all’Avana: per esempio il colosso del greggio Petrobras e la statale Embrapa, che si occupa di agricoltura e che sta portando avanti un progetto per lo sviluppo della soia nelle aree tropicali. Nel comparto tabacco – chiave nell’economia cubana – la locale Souza Cruz si e’ associata alla brasiliana Tabacuba, mentre nel settore alberghiero il gruppo Fasano – presente anche in Uruguay – ha gia’ annunciato che sta puntando a diversi progetti, tramite i quali fara’ da concorrente ai canadesi e agli spagnoli. Dal fronte della dissidenza interna cubana, ormai da qualche giorno c’e’ d’altro lato un insistente pressing nei confronti della ex guerrigliera Rousseff affinche’ non dimentichi di sottolineare l’importanza del tema della difesa dei diritti umani. Per l’opposizione anti-castrista le speranze sono pero’ ridotte. Parlando con i media brasiliani, il ministro degli esteri della Rousseff, Antonio Patriota, ha tagliato corto sull’argomento, precisando che ”a Cuba la situazione dei diritti umani non e’ un’emergenza. Qualche giorno fa, il detenuto politico William Villar Š morto nella citta’ di Santiago di Cuba dopo uno sciopero della fame durato 50 giorni. La scorsa settimana, invece, Brasilia ha concesso un visto turistico alla nota blogger dell’Avana Yoani Sanchez, invitata a Bahia il prossimo 10 febbraio per presentare un documentario. Il Brasile sta seguendo il ‘caso Yoani’ ma – ha precisato Brasilia – non figura tra gli argomenti dell’agenda al centro dei colloqui che la Rousseff avra’ all’Avana.