di Paolo Menchi –
Cuba sta affrontando una delle crisi energetiche più gravi degli ultimi anni. Le stazioni di servizio sono senza carburante, una situazione che aggrava ulteriormente le difficoltà economiche e sociali che il paese sta vivendo. L’isola, che da mesi è colpita da blackout che durano ore e ore, si trova ora di fronte a una nuova emergenza: la carenza di benzina e diesel. Le stazioni di carburante sono chiuse da giorni in molte aree, e le lunghe file di auto in attesa di rifornirsi sono diventate una scena quotidiana nelle strade di La Habana, la capitale.
Secondo le informazioni fornite dalle agenzie internazionali, il governo cubano non ha ancora dato spiegazioni ufficiali sul deficit di carburante. La situazione è particolarmente critica nella capitale, dove le forniture di carburante sono scarse da mercoledì, come rilevato da un’applicazione governativa che traccia le consegne alle stazioni di servizio. In molte di esse, i veicoli sono rimasti fermi e in attesa per giorni, mentre i cubani si ritrovano a dormire in fila per non perdere il loro posto.
La mancanza di carburante a Cuba non è una novità, ma la situazione attuale è particolarmente grave. A lungo il paese ha potuto contare sulle forniture di petrolio da parte dei suoi alleati, in particolare dal Venezuela, ma quest’anno la situazione è peggiorata drasticamente. I dati mostrano che le forniture di petrolio e carburante da parte del governo venezuelano sono calate del 44% tra gennaio e novembre 2024, secondo le informazioni ottenute dal monitoraggio dei traghetti e dai documenti di PDVSA, la compagnia petrolifera statale venezuelana. Questo calo ha costretto Cuba a cercare forniture alternative, ma la difficoltà di acquistare carburante sul mercato internazionale è aumentata anche a causa dell’embargo economico imposto dagli Stati Uniti.
Anche altri alleati storici di Cuba, come la Russia e il Messico, hanno ridotto le loro esportazioni di carburante, creando ulteriore pressione sulla già fragile economia cubana. Sebbene il Messico abbia cercato di compensare parzialmente la riduzione delle forniture da parte del Venezuela, le difficoltà di Cuba a gestire i rifornimenti di petrolio sono evidenti. Il paese infatti non solo deve acquistare petrolio, ma anche affrontare la difficoltà di raffinarlo a causa delle sue obsolete raffinerie, che non sono in grado di soddisfare adeguatamente la domanda interna di benzina e diesel.
A peggiorare la situazione, il governo cubano ha iniziato quest’anno a vendere carburante in dollari statunitensi a prezzi non sovvenzionati. Questa misura, ufficialmente giustificata con la necessità di raccogliere valuta estera, ha di fatto reso il carburante più costoso e difficile da reperire.
Questa crisi arriva dopo un periodo di gravi interruzioni dell’energia elettrica, con tre blackout in due mesi che hanno lasciato milioni di cubani senza luce per giorni. La principale centrale termo-elettrica dell’isola, la Antonio Guiteras, ha subito un guasto imprevisto che ha provocato una totale interruzione dell’energia elettrica in tutto il paese. Il governo ha dichiarato lo stato di “emergenza energetica” e ha adottato misure drastiche per risparmiare energia, tra cui la chiusura delle scuole e delle industrie non essenziali, e l’invio a casa di molti dipendenti pubblici.
La situazione energetica è diventata sempre più grave. In alcune province, l’elettricità viene fornita per meno di sei ore al giorno, un fatto che sta rendendo la vita dei cubani sempre più difficile. Il primo ministro Manuel Marrero ha attribuito la crisi alla “tempesta perfetta” causata dal deterioramento delle infrastrutture energetiche, dalla scarsità di carburante e dall’aumento della domanda di energia. Inoltre, il governo ha dichiarato che le imprese private, che consumano molta energia, dovranno presto affrontare aumenti dei costi elettrici.La scarsità di carburante e energia ha avuto un impatto devastante sulla vita quotidiana dei cubani, che già affrontano gravi carenze di cibo, medicinali e acqua. La crisi ha anche spinto un numero crescente di cubani a cercare di fuggire dal paese, creando un esodo senza precedenti. I cubani stanno vivendo in una realtà dove la speranza di una soluzione immediata sembra sempre più lontana.