Cuba. Trump disposto a fermare la normalizzazione delle relazioni se non vi saranno i diritti civili

Notizie Geopolitiche –

Dal suo viaggio in Medio Oriente e in Europa il presidente Usa Donald Trump ha parlato di Cuba nel giorno della sua festa dell’indipendenza ed ha reso omaggio alla figura di José Martì, uno dei leader del movimento per la secessione dell’isola caraibica dalla Spagna (20 maggio 1902).
Trump, che si era ripromesso in campagna elettorale di buttare all’aria tutto quanto costruito dal predecessore Barak Obama, dai trattati commerciali per aree alla riforma sanitaria, in novembre aveva affermato che “Se il governo cubano non è disposto a trovare condizioni migliori, io non porterò a termine” l’accordo sul reciproco riconoscimento e la fine dell’embargo.
Ed oggi Trump ha dichiarato che l’esempio dell’eroe dell’indipendenza cubana ricorda che “le persecuzioni ingiuste non possono alterare i sogni dei cubani di vedere i loro figli sbarazzarsi dell’oppressione”. “Il popolo cubano – ha continuato Trump – merita un governo che faccia rispettare i valori democratici, le libertà economiche, religiose e i diritti dell’uomo, e la mia amministrazione è risoluta a dar corpo a questa visione”.
Trump, insomma, si aspetta da Raul Castro progressi importanti in materia di diritti umani, che se non vi saranno verrà preclusa la via alla definitiva normalizzazione delle relazioni.