Curaçao. Elezioni il 19 marzo, tra crisi economica e politica

di Alberto Galvi

Curaçao ha programmato le elezioni parlamentari per il 19 marzo 2021, mentre nell’ottobre 2010, con lo scioglimento delle Antille olandesi, è diventata un’entità semi-autonoma all’interno del regno dei Paesi Bassi. Gli elettori eleggeranno tutti i membri delle Estates che è composto da 21 seggi i cui membri sono eletti direttamente dalla rappresentanza proporzionale per un mandato di 4 anni.
L’isola di Curaçao, facente parte dell’arcipelago delle Antille Olandesi, è situata a 55 km al largo della costa del Venezuela e ha come capo di Stato il re dei Paesi Bassi, Willem-Alexander. Il Paese ha piena autonomia sugli affari interni, mentre il governo olandese si occupa della politica estera e della difesa. Il governatore è nominato dal monarca a seguito delle elezioni legislative, il leader del partito di maggioranza è eletto solitamente primo ministro dal parlamento di Curaçao. Il Consiglio dei ministri è composto dai ministri del governo olandese insieme ai ministri plenipotenziari di Curaçao, Aruba e St Maarten.
I principali partiti sono: PAR (Partido Antia Restruktura), MAN (Movishon Antia Nobo), MFK (Movementu Futuro Korsou), KdnT (Korsou di Nos Tur), PIN (Partido Inovashon Nashonal), PS (Pueblo Soberano) e MP (Movementu Progresivo). Parteciperanno alle prossime elezioni di Curaçao TPK (Trabou pa Kòrsou), UKP (Un Kambio pa Kòrsou), KUMUN (Kòrsou un Munisipio Ulandes Nobo), KEM (Kòrsou esun Miho), PNP (Partido Nashonal di Pueblo), MKP (Movementu Kousa Promé), DP (Partido Democraat) e Vishon.
L’attuale primo ministro di Curaçao è Eugene Rhuggenaath, leader del partito del partito PAR. Il premier è stato precedentemente ministro dello Sviluppo economico nel gabinetto del 2016 e membro del consiglio dell’isola di Curaçao tra il 2003 e il dicembre 2009 e ha prestato giuramento il 29 maggio 2017.
Curaçao ha risorse naturali limitate, suolo povero, risorse idriche inadeguate e problemi di bilancio complicano la riforma dei sistemi sanitari e educativi. Il settore delle telecomunicazioni è in crescita data la mancanza di diversità economica nella regione, con un’elevata dipendenza dal turismo e da attività come la pesca e i servizi finanziari offshore. Le misure adottate dal governo per risollevare l’economia sono la riduzione degli stipendi e della burocrazia del settore pubblico, l’accelerazione del rilascio dei permessi, la semplificazione dell’assunzione e del licenziamento dei lavoratori e la riduzione dei costi di gestione degli affari.
A Curaçao è aumentata la violenza legata alle armi e alla microcriminalità a causa dell’aumento dell’immigrazione venezuelana. Le principali zone turistiche sono sicure, con pochi casi di criminalità. Tuttavia, la violenza delle bande è in aumento, soprattutto nelle zone povere di Willemstad come Buena Vista. Inoltre Rhuggenaath ha dichiarato di far fronte allo scoppio della pandemia a Curaçao grazie al sostegno finanziario dei Paesi Bassi, senza i quali il suo governo sarebbe sicuramente fallito.
La compagnia petrolifera statale venezuelana PdVSA (Petróleos de Venezuela, S.A.) ha avuto con contratto in vigore fino al 2019, affitta al governo l’unica raffineria dell’isola la RdK, che impiega direttamente circa mille persone. Le sanzioni statunitensi contro il Venezuela hanno portato all’interruzione delle operazioni. La PdVSA non è riuscita a effettuare pagamenti per l’affitto, non ha rispettato gli accordi di pagamento con RdK o non ha soddisfatto i requisiti di manutenzione. La maggior parte del petrolio per la raffineria viene importata dal Venezuela e la maggior parte dei prodotti raffinati viene esportata negli Usa e in Asia.
Questa è la terza volta in quattro anni che L’Aia è intervenuta nella politica di Curaçao. Nel 2019 è intervenuta quando l’isola ha superato il limite di prestito per il terzo anno consecutivo. Nel 2017 gli olandesi hanno conferito poteri straordinari al governatore di Curaçao, Lucille George-Wout, per impedire agli allora partiti al potere, che ora sono all’opposizione, di annullare un’elezione. Adesso le elezioni sono previste per il 19 marzo, due giorni dopo le elezioni legislative nei Paesi Bassi.
Il premier Eugène Rhuggenaath guida una coalizione con il partito MAN e il PIN. I partiti di opposizione che vogliono l’indipendenza dai Paesi Bassi hanno chiesto le elezioni anticipate per la mancanza dei numeri a sostegno del governo. In procinto delle elezioni del 2021 questo rende il governo molto vulnerabile alla perdita del sostegno di altri partiti.