Dopo l’assalto al Congresso Biden viene proclamato presidente

Trump ha ora la responsabilità politica dell’accaduto.

di Enrico Oliari –

L’incredibile assalto al Congresso di ieri a Washington, costato la vita a quattro persone e il ferimento di una cinquantina, ha sortito l’effetto di spingere Donald Trump in un angolo. Il presidente uscente ha infatti la responsabilità politica di aver scaldato gli animi al punto che centinaia di “patrioti”, come li ha definiti lui e si sono definiti loro, ad assaltare la principale istituzione democratica statunitense, dove in quel momento deputati e senatori stavano per proclamare la vittoria di Joe Biden e Kamala Harris.
Le immagini delle fasi concitate dell’assalto hanno fatto il giro del mondo gettando discredito su quella che è, forse, la principale democrazia del mondo, da oggi macchiata in modo indelebile da da quei facinorosi che hanno infranto i vetri e che sono penetrati fin dentro il Parlamento.
C’era chi era vestito in modo bizzarro, chi era armato, chi si è seduto sulla sedia dell’ufficio della speaker Nancy Pelosi appoggiando gli scarponi sulla scrivania, mentre i pochi poliziotti tentavano pistole in pugno di bloccare la masnada di repubblicani inferociti e i deputati e senatori lasciano l’aula parlamentare muniti di maschere antigas. Vicino all’edificio sono stati individuati due ordigni esplosivi, un furgone carico di armi è stato fermato prima che arrivasse a destinazione.
Scene inverosimili, che però hanno portato Trump ad accettare la transizione graduale dei poteri, non dopo un turbinio di tweet in cui ha continuato a scaldare gli animi e a parlare di elezioni fraudolente, al punto di venir bloccato dal social media.
Biden lo ha sfidato a prendere posizione, a chiedere ai manifestanti repubblicani di fermare le violenze, e con molta fatica Trump lo ha fatto, ha chiesto ai suoi di ripiegare. D’altronde dopo mesi passati a scaldare gli animi e ad annunciare ricorsi e controricorsi, la boria gli era già calata ieri, dopo il voto in Georgia che ha sancito la vittoria ai ballottaggi dei democratici Raphael Warnock sul repubblicano Kelly Loeffler, e Jon Ossoff su Devid Perdue.
Sconcerto per l’accaduto anche tra i repubblicani, e da subito il vicepresidente Mike Pence ha chiesto l’intervento della Guardia nazionale per far fronte a eventuali disordini sul territorio degli Stati Uniti.
Gli arrestati dei disordini a Washington sono al momento 53.
Dopo ore di scontri e di distruzione il Congresso ha ripreso il suo lavoro ed ha proclamato Joe Biden e Kamala Harris presidente e vicepresidente degli Stati Uniti, giureranno il 20 gennaio.