Ecuador. Assange annuncia una causa legale per limitazioni della sua libertà

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Nonostante nel maggio 2017 la Procura svedese abbia archiviato l’inchiesta nei suoi confronti per violenza sessuale, i rapporti del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, e l’ambasciata dell’Ecuador a Londra che lo ospita dal 2012 sembrano sempre più deteriorate. Al punto che Assange ha annunciato l’intenzione di denunciare la rappresentanza diplomatica per violazione dei suoi “diritti fondamentali e delle sue libertà”, e già il suo avvocato, Baltasar Garzón, è giunto a Quito per presentare la causa contro il governo, che è a capo della rappresentanza diplomatica.
Alla base degli screzi vi sarebbero alcune limitazioni imposte di recente ad Assange, tra cui la riduzione drastica dei visitatori, l’obbligo di contenere le comunicazioni verso l’esterno allo stretto necessario e di sottoporsi ai controlli medici, compreso il suo gatto.
Assange è rifugiato presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dalla quale non può tuttavia allontanarsi per non essere arrestato da Scotland Yard a causa del mandato di arresto emesso a suo tempo dagli Stati Uniti per aver messo in rete una miriade di documenti segreti riguardanti la politica interna ed esterna di Washington, nonché molte scomode verità sulle missioni in Iraq e in Afghanistan, tra cui le prove dei rapporti tra i servizi segreti Usa e i talebani, ma anche l’uccisione di civili e la presenza di un’unità specifica di militari con “licenza di uccidere”.
Wikileaks ha svelato tra le molte cose il doppio gioco del Pakistan, alleato degli Usa, la corruzione in Kenya, le torture a Guantanamo e il supporto all’evasione fiscale e al riciclaggio di denaro sporco di un’importante banca svizzera.