Ecuador. Gli scontri nelle carceri del paese hanno provocato la morte di centinaia di detenuti

di Alberto Galvi

La polizia nazionale ecuadoriana ha dichiarato di aver inviato 400 agenti al penitenziario di Litoral, situato nella città di Guayaquil nella provincia di Guaya,s per riprendere il controllo dopo le violenze dei giorni scorsi. La rivolta questa settimana ha provocato la morte di almeno 116 detenuti e il ferimento di molti altri.
Si ritiene che la rivolta nella struttura carceraria alla periferia di Guayaquil sia stata causata da una disputa tra le bande carcerarie dei Los Lobos e dei Los Choneros, con centinaia di poliziotti e persino carri armati che sono entrati nel penitenziario per cercare di riprendere il controllo della situazione. Gli agenti hanno anche sequestrato tre ordigni esplosivi trovati nel centro di detenzione.
Dall’inizio di quest’anno nelle carceri ecuadoriane circa 200 detenuti sono morti per le violenze perpetrate da migliaia di prigionieri, spesso legati ai cartelli della droga messicani che operano nel paese. I principali cartelli sono quelli di Sinaloa e Jalisco New Generation.
Quello di questi giorni è il quinto incidente grave nel penitenziario Litoral di Guayaquil in poco più di un anno. Solo lo scorso anno più di 100 detenuti sono morti per le violenze, di cui molti decapitati. A febbraio sono morti 79 prigionieri durante una rivolta simultanea in tre carceri del paese, mentre a luglio sono deceduti altri 22 prigionieri nel penitenziario di Litoral. Infine a settembre anche se senza vittime un penitenziario è stato attaccato con dei droni.
In Ecuador ci sono 65 strutture di detenzione progettate per circa 30mila detenuti, con una popolazione carceraria che ne contiene 39mila. Il sistema penitenziario è supervisionato da 1.500 guardie, con una carenza di personale di circa 2.500 unità.
Mentre i soldati stavano di guardia intorno al perimetro della prigione, i familiari dei detenuti di Litoral si sono riuniti davanti all’obitorio della polizia a Guayaquil in attesa di informazioni sui morti.