Ecuador. Richiesta al Belgio di estradizione dell’ex presidente Correa

di Alberto Galvi

Una richiesta di estradizione per il rientro in Ecuador dell’ex presidente Rafael Correa è stata firmata dal presidente della Corte nazionale di giustizia Iván Saquicela. Correa è stato presidente dell’Ecuador dal 2007 al 2017.
Correa si trova in Belgio, dove la Commissione generale per i rifugiati e gli apolidi gli ha già concesso asilo con lo status di rifugiato. La richiesta di estradizione di Correa dovrà quindi essere formalmente recapitata al Belgio attraveso i canali diplomatici.
L’ex presidente è stato accusato insieme a diversi ex funzionari governativi e uomini d’affari di aver preso parte al piano di corruzione Odebrecht, un maxi scandalo per tangenti per appalti pubblici che ha coinvolto le leadership di non pochi paesi dell’America Latina.
L’ex presidente ecuadoriano vive in Belgio, e inmerito all’affaire Odebrecht nel 2020 è stato condannato in contumacia a otto anni di carcere per corruzione. Sebbene le autorità ecuadoriane abbiano precedentemente chiesto la sua estradizione e il suo arresto, gli è stato permesso di rimanere in Belgio. Correa ha negato tutte le accuse, dicendo che il denaro ricevuto era un prestito e di essere vittima di persecuzioni politiche architettate dai suoi oppositori.
Correa ha chiesto asilo politico al Belgio perché è il paese d’origine della moglie e quello in cui ha vissuto da quando ha lasciato l’incarico presidenziale nel 2017. Non ha comunque escluso un ritorno alla politica, in quanto sarebbe l’unico modo per fermare la persecuzione a cui in questi anni è stato sottoposto.