Ecuador. Sostegno degli Usa contro la Cina per la pesca illegale

di Alberto Galvi

Gli Usa hanno espresso il loro sostegno all’Ecuador nel monitoraggio di una flotta di 297 pescherecci con bandiera cinese che si trova in acque internazionali vicino alla riserva marittima delle Galapagos.
La presenza di queste navi cinesi rappresenta una minaccia ricorrente per le risorse ittiche e la biodiversità marina del Paese sudamericano ed in particolare del delicato arcipelago, composto da 42 isolotti, 6 isole minori e 13 grandi isole.
Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo ha dichiarato che il dipartimento di Stato sosterrà fermamente gli sforzi dell’Ecuador per garantire che le navi battenti bandiera della Repubblica Popolare Cinese non partecipino alla pesca illegale.
La dichiarazione di Pompeo arriva in un momento in cui Washington e Pechino stanno vivendo serie difficoltà a livello diplomatico.
I due Paesi hanno stabilito relazioni nel 1979, ma di recente Pechino ha disposto la chiusura del consolato statunitense nella città di Chengdu, in risposta alla chiusura di quello cinese a Houston, nello Stato del Texas.
La flotta di pescherecci battenti bandiera cinese è al di fuori della EEZ (Exclusive Economic Zone) e la preoccupazione del governo ecuadoriano è il rischio di infiltrazione nella EEZ delle Galapagos.
L’Ecuador nel 2017 ha catturato una nave battente bandiera cinese che trasportava 300 tonnellate di fauna marina, comprese alcune specie di squali in via di estinzione, all’interno della Riserva marina delle Galapagos.
Il ministro della Difesa ecuadoriano Oswaldo Jarrín ha avvertito che le navi straniere che entreranno illegalmente nel loro Paese saranno sequestrate. Inoltre ha sottolineato che se una delle navi della flotta di pescherecci cinesi entrerà nella ZEE sarà sequestrata, come è accaduto nel 2017.
Il presidente della Repubblica, Lenín Moreno, ratificò la difesa della sovranità marittima del Paese e il lavoro delle forze armate nella EEZ intorno alla Riserva marina delle Galapagos.
Moreno ha spiegato che alcune settimane fa la marina ecuadoriana ha segnalato la presenza della flotta di pescherecci cinese.
Successivamente il ministero degli Affari esteri ha organizzato le consultazioni necessarie con gli altri Stati costieri del Pacifico, cioè Colombia, Panama, Costa Rica, Perù e Cile per avere una posizione regionale comune nei confronti di questa minaccia.
Il diritto internazionale attraverso la Convemar (Convención de las Naciones Unidas sobre el Derecho del Mar), alla quale hanno aderito sia la Cina che l’Ecuador, limita il perseguimento di possibili violazioni, ed al momento le navi cinesi hanno solo pescato in acque internazionali ma non nella EEZ dell’Ecuador.
La stessa Convemar però definisce la necessità di cercare accordi sui problemi di protezione delle specie in via d’estinzione.
L’Ecuador si impegna a garantire che la ricca biodiversità dell’arcipelago possa essere preservata per le generazioni future e propone di estendere la zona di protezione a 350 miglia nautiche.
Il governo cinese in realtà non ha reali conflitti di interesse con l’Ecuador perché le navi battenti bandiera ecuadoriana raramente pescano in acque internazionali.