Egitto. All'”Egypt Economic Development Conference” l’Italia firma aiuti in agricoltura e swap del debito. Nuovi contratti per Eni

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descalzi claudioNel quadro degli investimenti e degli accordi della Conferenza di Sharm el-Skeikh (Egypt Economic Development Conference) volti a rilanciare l’economia del paese nordafricano e soprattutto il suo ruolo di ponte naturale fra la comunità internazionale e il mondo arabo (presenti 80 paesi e 23 organizzazioni regionali e internazionali), il ministro della Cooperazione Internazionale Naglaa el-Ehwany e l’ambasciatore italiano al Cairo Maurizio Massarri hanno firmato un contratto del valore di 10 milioni di euro per “Lo sviluppo di un sistema sostenibile per la Meccanizzazione Agricola”. Il progetto mira a sostenere la meccanizzazione agricola e la capacità produttiva nei governatorati di Minya e Fayoum nel corso dei prossimi tre anni.
Il progetto rientra nel quadro del Programma di sviluppo agricolo dell’Ue per cui sono stati versati all’Italia 27 milioni di euro.
Oltre a questo è stato sottoscritto con l’Italia un accordo di swap del debito egiziano nei confronti dell’Italia per un ammontare di 100 milioni di dollari, che consente al governo egiziano di compensare il debito nei confronti di Italia per undici anni, da utilizzare nel finanziamento di progetti in settori ad alta priorità, tra cui la sicurezza alimentare, l’istruzione e l’istruzione superiore, l’agricoltura, la società civile, l’ambiente e la conservazione del patrimonio culturale .
Il ministro egiziano del Petrolio e delle Risorse Minerarie Sherif Ismail e l’a.d. di Eni, Claudio Descalzi, hanno sottoscritto un progetto del valore di 5 miliardi di dollari volto a sviluppare le risorse di petrolio e di gas in Egitto e ad aumentare la sicurezza di ritorno sugli investimenti di Eni.
Ismail ha affermato che questo HOA (Heads of Agreement) è di grande importanza in quanto si prevede di contribuire a garantire l’approvvigionamento di gas per soddisfare la crescente domanda locale di energia. Ha aggiunto che il valore totale degli investimenti utilizzati per implementare i progetti nei prossimi 4 anni comporterà la produzione di 200 milioni di barili di petrolio e 1,3 miliardi di metri cubi di gas.
Il contratto modifica alcuni termini degli accordi pregressi e le condizioni di alcune delle Concessioni in cui Eni è presente, comportando nuovi prezzi del gas se necessario, così come le estensioni di alcune autorizzazioni al fine di garantire che le aspettative di profitto di Eni e la pressante necessità dell’Egitto per la sicurezza dell’approvvigionamento possano trovare il giusto equilibrio.
Eni è presente in Egitto dal 1954 e ha sviluppato una partnership di lunga data con la Repubblica araba nei campi dell’esplorazione, dello sviluppo e dello sfruttamento delle risorse di idrocarburi a beneficio reciproco Egitto e ENI.

Nella foto: l’ad di Eni Claudio Descalzi