EGITTO. El Baradei non sarà premier, ‘troppo vicino agli Usa’

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imageNonostante la cosa fosse stata data ieri sera come fatta, il premio Nobel per la Pace ed ex direttore dell’Agenzia nucleare internazionale (Aiea), Mohamed el Baradei, non è diventato Primo ministro ad interim dell’Egitto a causa sia dei Fratelli Musulmani, che continuano a manifestare con veemenza contro il golpe egiziano, sia dei salafiti, i quali, benché più radicali dei primi, si sono schierati per la caduta di Morsi. El Baradei, che è un laico-liberale, è accusato infatti di essere un filo-occidentalista, molto vicino agli Stati Uniti; intervistato dal settimanale tedesco “Der Spiegel”, ha comunque dichiarato che “I Fratelli Musulmani devono partecipare alla transizione in Egitto”, ovvero ha auspicato che “i Fratelli Musulmani siano integrati nel processo di democratizzazione: nessuno deve essere incriminato senza una ragione convincente. Morsi deve essere trattato con dignità”. “Mi sono proposto come linea rossa il principio di non collaborare con chi non rispetterà la tolleranza e la democrazia”, ha continuato il Premio Nobel, per il quale “non c’è stato un golpe”.