EGITTO. Obama ne parla con Qatar e Eau

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obamaA testimonianza della tesi secondo cui è il Qatar e non più l’Arabia Saudita e l’Egitto stesso ad essere interlocutori degli Stati Uniti nel mondo arabo, il presidente degli Usa, Barak Obama, ha oggi parlato al telefono con l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad al Thani e con il principe ereditario degli Emirati Arabi Uniti Mohammed bi Zayed al Nahyam della loro comune “preoccupazione per i recenti sviluppi in Egitto”.
Lo ha comunicato la Casa Bianca, la quale ha diffuso un comunicato relativo alla telefonata nella quale il presidente Usa “ha affermato che la violenza di qualsiasi partito è inaccettabile”, mentre “è essenziale un processo politico che includa tutti i partiti e gruppi politici per la stabilità dell’Egitto”.
Nel colloqui telefonico con il principe bin Zayed, comandante delle forze armate degli Emirati Arabi Uniti, Obama si è trovato d’accordo nell’affermare che “i leader egiziani devono evitare di incitare alla violenza” e che “tutti gli egiziani devono unirsi per trovare insieme un percorso inclusivo” per andare avanti.
Il presidente ha quindi auspicato che tutti i leader politici, militari e religiosi in Egitto possano riprendere il dialogo ed lavorino perché vi sia un veloce ritorno di un governo civile democraticamente eletto.