Forum Isole Pacifico. Crisi climatica, Covid-19 e assertività cinese tra i problemi discussi

di Alberto Galvi

Il presidente Joe Biden in un videomessaggio all’apertura del Forum delle 18 nazioni insulari delle Isole del Pacifico, con sede alle Figi, ha sottolineato il sostegno degli Usa a quei paesi che combattono contro il Covid-19 e la crisi climatica. Con il proprio sostegno Washington cerca di contrastare l’espansione dell’influenza della Cina nella regione, comprese le due principali nazioni del continente oceanico, Australia e Nuova Zelanda.
Poiché l’innalzamento del livello del mare minaccia di sommergere i piccoli elementi utilizzati per delimitare i confini, i leader del continente oceanico hanno anche accettato di presentare una proposta alle Nazioni Unite che sostanzialmente congelerebbe i confini marittimi esistenti di fronte all’innalzamento del livello del mare.
Il presidente Biden ha parlato degli sforzi degli Stati Uniti finalizzati a inviare vaccini anti Covid-19 in tutto il mondo, e ha sottolineato la minaccia rappresentata dal cambiamento climatico. Diversi leader delle isole del Pacifico hanno utilizzato la sessione di apertura del forum per ribadire la necessità di tagli più drastici alle emissioni di carbonio da parte delle principali economie.
Questa è la prima volta che un presidente degli Usa si rivolge al Forum delle Isole del Pacifico, che quest’anno compie 50 anni. I paesi partecipanti sono Australia, Nuova Caledonia, Nuova Zelanda, Niue, Isole Palau, Isole Cook, Stati Federati di Micronesia, Fiji, Polinesia francese, Kiribati, Nauru, Papua Nuova Guinea, Isole Marshall, Isole Tonga, Isole Tuvalu, Isole Vanuatu, Isole Samoa e le Isole Salomone.
Per Washington la regione dell’Indo-Pacifico è funzionale alla propria sicurezza e a quella delle nazioni partecipanti al forum, pensato in chiave anticinese. Pechino ha cercato di ottenere influenza nella regione finanziando grandi progetti infrastrutturali in alcune isole del Pacifico, suscitando tuttavia preoccupazioni sull’entità dei conseguenti debiti finanziari verso la Cina.
Anche tra i membri del forum i problemi non mancano. A febbraio Nauru, Kiribati, Palau, le Isole Marshall e gli Stati Federati di Micronesia hanno dichiarato che si sarebbero ritirati da queste riunioni. Tensioni scoppiate da quando l’ex primo ministro delle Isole Cook, Henry Puna, è stato nominato segretario generale del Forum.
Per i paesi membri della sub-regione della Micronesia il candidato ideale era Gerald Zackios. Il problema non è stato risolto, ma sono in atto operazioni per cercare di mantenere la partecipazione al forum di questi paesi.