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La portaerei francese “Charles de Gaulle”, partita da Tolone il 13 gennaio, è giunta oggi nel golfo Persico per prendere parte alla missione di lotta all’Isis.
La missione della nave era stata annunciata lo scorso 6 gennaio, quindi un giorno prima della strage presso la redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo (12 morti) e di quelle collegate portate a termine da Ahmed Coulibaly (8 morti).
L’ammiraglia della flotta francese è scortata dalla fregata Chevalier Paul, da una petroliera, Meuse, da una fregata britannica anti-sommergibile, HMS Kent e da un sottomarino nucleare Attack, classe Barracuda; trasporta 12 caccia Rafale, 9 Super Etendard, un aereo Hawkeye e quattro elicotteri.
Al momento la Francia ha attivi 9 Rafale e 6 Mirage nello scenario iracheno, con base in Giordania e negli Emirati Arabi Uniti. E’ prevista una permanenza nell’area da quattro a otto settimane.
Nel formulare gli auguri all’equipaggio il presidente Fracois Hollande aveva affermato il 14 gennaio che “la missione che comincia è anch’essa una risposta al terrorismo: loro ci fanno la guerra e noi dobbiamo mettere in atto gli strumenti necessari di fronte alle minacce”. Aveva quindi aggiunto che “di fronte al jihadismo, all’estremismo e al terrorismo, la Francia deve agire per se stessa e per il mondo. Deve assistere quei Paesi che fanno appello a Parigi nel quadro internazionale e con mandato dell’Onu”, per cui la de Gaulle “lavorerà a stretto contatto con le forze della coalizione e darà tutti i mezzi per agire in caso di tensioni”.