Giappone. Elezioni generali: il premier Kishida e il partito LDP rafforzano il loro consenso

di Alberto Galvi –

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida, del partito LDP (Liberal Democratic Party), ha mantenuto la sua maggioranza di partito unico nelle elezioni generali dello scorso 31 ottobre. Dopo aver vinto, il premier Kishida ha riconfermato con forza il suo programma elettorale che ha tra i suoi cardini quelli di perseguire politiche di difesa, lotta ai cambiamenti climatici e politiche per la ripresa dalla pandemia. I partiti di opposizione hanno invece chiesto più aiuto per le famiglie a basso reddito, nonché di consentire alle coppie sposate di utilizzare cognomi separati e di legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Kishida è premier solo da un mese, e alcuni avevano temuto che potesse diventare un altro dei primi ministri a breve termine del Giappone. Il mese scorso Kishida ha sconfitto tre rivali in cosa per la presidenza del partito dopo che il suo predecessore, Yoshihide Suga, si era dimesso a settembre, ad un anno dal suo incarico. Precedentemente vi sono stati gli otto anni di governo di Shinzo Abe, anche lui del partito LDP.
In questa tornata elettorale l’LDP si è assicurato 261 seggi, superando la maggioranza alla Camera dei rappresentanti di 233 seggi. Con il partito Komeito, che ottiene 32 seggi, la coalizione raggiunge un totale di 293 seggi. Gli altri partiti hanno ottenuto i seguenti seggi: JCP (Japan Communist Party) 10 seggi, JIP (Japan Innovation Party) 41 seggi, CDP (Constitutional Democratic Party) 96 seggi, mentre altri hanno 25 seggi.
Il parlamento giapponese comprende la Camera dei rappresentanti e una Camera dei consiglieri. La prima è composta da 465 seggi e dura in carica 4 anni, mentre la seconda è composta da 242 seggi ed è eletta per 6 anni, con metà dei membri rinnovati ogni 3 anni. Il voto dello scorso 31 ottobre ha riguardato la Camera dei rappresentanti, mentre la votazione della Camera dei consiglieri è prevista per l’anno prossimo.
In seguito alla vittoria elettorale Kishida si impegnerà per la ripresa dalla crisi pandemica attraverso un extra budget, che sarà approvato entro la fine dell’anno e che servirà a far fronte a un possibile aumento dei casi di COVID-19.
Inoltre intorno alla metà di novembre esaminerà il riavvio di un programma di sussidi di viaggio per rilanciare il turismo interno e compilare un pacchetto di incentivi su larga scala, tra cui investimenti in energia pulita e aiuti alla parte di popolazione più bisognosa.
Kishida, che aveva ritardato una decisione sulla sua partecipazione al vertice Cop26 fino all’arrivo dei risultati elettorali, ha fissato l’obiettivo al 2050 per l’emissione a zero di carbonio, con l’energia nucleare che dovrebbe rimanere un’opzione.
Sul fronte della politica estera Kishida si è impegnato a raddoppiare la spesa per la difesa al 2 per cento del PIL in risposta a un contesto di sicurezza sempre più incerto nel nord-est asiatico, nonostante la costituzione giapponese vieti di usare la forza per risolvere le controversie internazionali.