GIAPPONE. Taglio dell’import del petrolio iraniano del 20 per cento

Ansa, 23 feb 12 –

Giappone e Stati Uniti sono vicini a un accordo sul petrolio iraniano in base al quale Tokyo ridurra’ l’import di oltre il 20% all’anno in cambio dell’immunita’ per le banche giapponesi rispetto alle nuove sanzioni Usa contro le ambizioni nucleari di Teheran. L’anticipazione, riportata dal quotidiano finanziario Nikkei, ha trovato elementi di conferma nel capo di gabinetto del premier Yoshihiko Noda, Osamu Fujimura, secondo cui i due Paesi sarebbero vicini alla firma di un’intesa gia’ entro febbraio, rifiutandosi di dare dettagli. ”I funzionari stanno lavorando alle deroghe sulle sanzioni, probabilmente da definire entro questo mese: sui numeri nulla e’ stato ancora deciso”, ha detto Fujimura in conferenza stampa. Secondo il Nikkei, l’intesa dovrebbe maturare tra pochi giorni e permettere ai principali istituti di credito nipponici – quali Mitsubishi UFJ, Sumitomo Mitsui e Mizuho – di evitare la sospensione delle rispettive operazioni negli Stati Uniti. Washington, scrive il quotidiano, e’ intenzionata a concedere ”deroghe” a Paesi capaci di ”ridurre significativamente” l’ import di petrolio iraniano. Gli Usa, inoltre, punterebbero al riesame delle ”eccezioni” ogni sei mesi per accertare l’ adesione reale dei singoli Paesi agli impegni presi. Attualmente, Giappone, che acquista il 10% del fabbisogno di greggio da Teheran, India e Cina sono i principali partner dell’ Iran verso cui vantano un aggregato del 45% dell’export. Oltre a Tokyo, India e Corea del Sud lavorano per evitare le sanzioni statunitensi. Seul, da ultimo, ha detto che gli Usa avevano deciso di esentare le importazioni non legate al greggio provenienti dall’Iran, aggiungendo che i colloqui sul taglio dell’acquisto di petrolio ”procedevano senza problemi”.