Giuliano Bifolchi, “Geopolitica del Caucaso russo”. Sandro Teti Ed.

Red –

Il Caucaso del Nord (dal russo Северный Кавказ, traslitterato in Severniy Kavkaz), o Ciscaucasia, è una regione della Federazione Russa di primaria importanza strategica e geopolitica per la sua posizione geografica compresa tra il Mar Nero e il Mar Caspio e lungo lo snodo delle vie di comunicazione tra Europa ed Asia. Per molto tempo il Caucaso settentrionale ha rappresentato un’area sconosciuta e oscura di difficile conoscenza fino a quando i media internazionali e il mondo accademico non hanno iniziato a interessarsene con lo scoppio della Prima Guerra Cecena (1994-1996) e con la diffusione del terrorismo rappresentato prima dall’Emirato del Caucaso e oggigiorno dallo Stato Islamico.
Ancora oggi per il pubblico italiano questa regione situata nel sud della Russia rimane un’incognita anche se il Caucaso del Nord gioca un ruolo fondamentale nella politica interna ed estera del Cremlino. Il libro “Geopolitica del Caucaso russo. Gli interessi e l’influenza del Cremlino e degli attori stranieri nelle dinamiche locali nord caucasiche” scritto da Giuliano Bifolchi e pubblicato da Sandro Teti Editore ha come obiettivo quello di fornire un inquadramento geopolitico del Distretto russo del Caucaso del Nord (dal russo Се́веро-Кавка́зский федера́льный о́круг, traslitterato in Severo-Kavkazsky Federalny Okrug) composto dalle repubbliche di Daghestan, Cecenia, Inguscezia, Cabardino-Balcaria, Caraciai-Circassia, Nord Ossezia-Alania, e dalla regione di Stavropol, prendendo in esame il suo ruolo strategico per Mosca e gli interessi di attori internazionali (Stati Uniti, Cina, paesi del Golfo) e regionali (Georgia, Azerbaigian, Turchia, Iran). Il fine conduttore è quello di aiutare il lettore a comprendere le dinamiche locali nord caucasiche attraverso lo studio e la comprensione di una delle regioni più complesse a livello socioeconomico ed etnolinguistico della Federazione Russa spesso alla ribalta nei media internazionali per gli episodi di violenza e di terrorismo.
Il libro di Giuliano Bifolchi, parte del progetto di ricerca accademica che lo stesso autore ha condotto negli ultimi anni, si pone come obiettivo quello di guidare il lettore nella complessità degli interessi geopolitici che riguardano la regione nord caucasica la quale per la varietà di etnie, lingue, culture e religioni, si è sempre contraddistinta come un terreno di incontro/scontro tra la popolazione locale e l’autorità centrale e come un obiettivo primario per la Russia che, attraverso il controllo del Caucaso del Nord, può sfruttare la possibilità di esercitare un’influenza anche sull’area caucasica meridionale (Armenia, Azerbaigian e Georgia).
Il testo nella prima parte presenta le teorie geopolitiche utili a studiare e comprendere gli interessi russi e stranieri nel Caucaso del Nord per poi soffermarsi sul ruolo strategico e geopolitico che la regione nord caucasica ha per la Federazione Russa. Di grande interesse, ad esempio, è il collegamento esistente tra alcune repubbliche nord caucasiche e il mondo arabo-musulmano, vero punto di forza della politica estera mediorientale del Cremlino. L’ultima parte del libro è dedicata invece agli interessi di Stati Uniti, Cina, Turchia, Iran, Georgia, Azerbaigian nella regione nord caucasica con un paragrafo incentrato anche sulla presenza diplomatica e commerciale italiana nella regione. Parlando di attori geopolitici che hanno la capacità e il potere di influenzare le dinamiche del Caucaso settentrionale l’autore prende in esame anche il fenomeno del terrorismo che ha visto emergere nel 2007 Imarat Kavkaz (Emirato del Caucaso) guidato da Doku Umarov e dal 2014, grazie alla propaganda jihadista in lingua russa, affermarsi il Vilayat Kavkaz (Provincia del Caucaso) in rappresentanza dello Stato Islamico.
L’autore del libro Giuliano Bifolchi, direttore di ASRIE Analytica (partner di Notizie Geopolitiche), è dottore in Storia dei Paesi Islamici, si è laureato in Scienze della Storia e del Documento presso l’Università Tor Vergata di Roma ed ha conseguito il master in Peacebuilding Management presso la Pontificia Università San Bonaventura. Si occupa di Open Source Intelligence ed è specializzato nell’analisi della situazione politica, economica, sociale, culturale e della sicurezza dei paesi del Caucaso, dell’Asia Centrale, e del Medio Oriente.

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