di Alberto Galvi –
Il Guatemala è scosso per l’evasione di 20 detenuti della gang Barrio 18 dal carcere di Fraijanes II, al punto che è stato dichiarato lo Stato di emergenza. La notizia dell’evasione arriva pochi giorni dopo che il governo guatemalteco ha presentato una legge anti-gang, che inasprisce le pene e prevede la costruzione di un carcere di massima sicurezza, in un contesto di forte aumento degli omicidi.
Il progetto propone anche la costruzione di un carcere di massima sicurezza per i membri delle gang, dotato di tecnologia biometrica per il monitoraggio dei detenuti, celle per due detenuti e un ospedale per evitare il trasferimento dei detenuti nei centri sanitari.
Gli Stati Uniti hanno dichiarato a settembre Barrio 18 organizzazione terroristica, una decisione che ha aumentato la pressione internazionale sul governo guatemalteco. Data la gravità dell’incidente, il governo ha offerto ricompense di circa 19.500 dollari per ogni detenuto evaso. Diversi deputati eletti con il Movimento Semilla, ora iscritti a un nuovo gruppo chiamato Raíces, hanno chiesto la rimozione del ministro Jiménez.
Il Guatemala sta vivendo una violenza cronica. Mara Salvatrucha e Barrio 18 controllano le aree urbane, estorcono denaro e commettono omicidi. I leader di entrambe le bande sono stati trasferiti nel 2024 in isolamento nel carcere di Renovación I, dove spesso scoppiarono delle rivolte. La capacità di contrastare il crimine in Guatemala riflette la fragilità istituzionale di cui soffrono molti paesi della regione. Il Barrio 18 rimane oggi una delle organizzazioni criminali più pericolose dell’America Centrale.












