Guatemala. Un tribunale ha condannato l’ex presidente Molina per frode e associazione a delinquere

di Alberto Galvi

Un tribunale del Guatemala ha condannato l’ex presidente Otto Perez Molina e il suo vicepresidente, Roxana Baldetti, per frode e associazione a delinquere. Entrambi sono stati condannati a otto anni per ogni imputazione, ovvero ciascuno a 16 anni di carcere. I due sono stati assolti invece dall’accusa di illecito arricchimento, per insufficienza di prove.
La decisione arriva oltre sette anni dopo che i due furono costretti a dimettersi dall’incarico dopo l’annuncio nell’aprile 2015 di un’indagine da parte dell’ufficio del pubblico ministero in collaborazione con la Cicig (Commissione internazionale contro l’impunità in Guatemala) sostenuta dalle Nazioni Unite. La Cicg è stata chiusa nel 2019 dall’allora presidente Jimmy Morales dopo aver iniziato a indagare su di lui. Perez Molina è in carcere da sette anni, mentre era in attesa di questo verdetto. Baldetti è stata condannata a 15 anni di reclusione in un caso di frode separato nel 2018.
La Ccig ha scoperto un’ampia corruzione nel sistema fiscale del paese che ha portato al furto di oltre 120 milioni di dollari. Il programma di corruzione doganale noto come La Linea prevedeva un malaffare per frodare lo Stato consentendo alle imprese di eludere i dazi all’importazione in cambio di tangenti.
Circa altre 30 persone sono state implicate nel caso, inclusi funzionari doganali e uomini d’affari: le cifre parlano di circa 1 milione di dollari in tangenti e 2 milioni di dollari in mancati guadagni per il governo. Alcuni degli imputati sono stati assolti, mentre altri sono fuggiti all’estero.
Perez Molina, che ha governato il Guatemala dal 2012 al 2015, continua a negare le accuse, ma rimane indagato in altri due casi. Presenterà ricorso contro la sentenza appena emessa.