Haiti. Ancora sequestri: rapiti pastori protestanti con le loro famiglie

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Non si arresta il fenomeno dei sequestri a scopo estorsivo ad Haiti, una vera e propria emergenza che non risparmia religiosi, politici, uomini d’affari ma anche gente comune. In giugno era stato rapito l’ingegnere italiano Giovanni Calì, liberato dopo 22 giorni.
Diverse bande criminali sono impegnate in questo genere di attività, in particolare il gruppo “400 Mawozo”, autore di numerosi sequestri soprattutto nella zona della capitale Port-au-Prince e del confine con la Repubblica Dominicana.
Proprio il “400 Mawozo” sarebbe responsabile del rapimento avvenuto ieri di una quindicina di persone, pastori protestanti statunitensi con le loro famiglie tra le quali vi sarebbero anche bambini. Il fatto è avvenuto ad una trentina di chilometri ad est della capitale: l’autobus su cui i pastori e le loro famiglie viaggiavano è stato fermato dai criminali, che li hanno rapiti e portati in luoghi sconosciuti.
Haiti è uno dei paesi più poveri del mondo, scosso dai terremoti e da una grave crisi politica conseguente all’uccisione in luglio del presidente Jovenel Moïse. Si calcola che dall’inizio dell’anno sono stati sequestrati nel paese caraibico almeno 600 individui.