Haiti. Raffica di sequestri: rapiti religiosi e il gran maestro della Massoneria

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Si sono intensificate in questi giorni le notizie di sequestri a scopo di ricatto ad Haiti, dove la difficilissima crisi economica e politica ha comportato un drastico aumento della criminalità.
I rapitori non guardano ormai in faccia a nessuno, e in questi giorni sono stati sequestrati in diverse occasioni una dozzina di individui, tra cui cinque sacerdoti e due suore che si stavano muovendo in auto in viaggio nella zona a nord est della capitale Port-Au-Prince.
La Conferenza episcopale locale ha riferito che i sequestratori hanno chiesto il riscatto di un milione di dollari per il rilascio dei religiosi.
Ad Haiti si contano un’ottantina di gruppi di band criminali, formate da giovani senza prospettive fino a gruppi di paramilitari che non guardano in faccia a nessuno e che si alimentano con la violenza, i furti e i rapimenti. Domenica 15 banditi hanno assaltato un orfanatrofio uccidendo due persone e compiendo numerose violenze sessuali su bambini e ragazzi.
Tra le vittime dei sequestri di questi giorni vi è stato uno dei massimi esponenti della Massoneria locale, il gran maestro del Grande Oriente di Haiti Yves Benoit Jean-Marie, obbedienza riconosciuta dal Grande Oriente d’Italia, facente parte della Confederazione Massonica Interamericana e della Conferenza mondiale delle Gran Logge Regolari. Con lui rapito anche il chirurgo ortopedico André Junior Valembrun, ed il sospetto che a compiere i due sequestri sia stato il gruppo “400 Mazowo”.
Il sito del Grande Oriente d’Italia ha riportato poi che Yves Benoit Jean-Marie è stato liberato, “è a casa e sta bene”. Lunedì è rimasto ucciso in un probabile tentativo di sequestro un importante uomo d’affari del ramo marittimo, il 57enne Patrick Thébaud.