Hollande: un altro tirapiedi del club Bildenberg al potere?

di Ercolina Milanesi –

Ma chi è veramente Francoise Hollande? Questa domanda se l’è posta il Los Angeles Times che per tiratura è il secondo giornale delle aree metropolitane degli Stati Uniti, in assoluto il quarto del Paese. In 131 anni di storia si è accaparrato 39 volte il premio Pulitzer del giornalismo, quindi è un giornale autorevole, peraltro molto schierato a sinistra come tutto ciò che arriva dalla California. Da sinistra, il LAT è rimasto stupefatto dal profilo di uomo moderato con grande attenzione alla socialità che Hollande si è costruito, ed ha invitato il celebre commentatore politico statunitense Paul Joseph Watson a tracciare un ritratto del nuovo presidente francese. Ebbene, leggete cosa scrive il politologo americano in un lunghissimo fondo ospitato sul LAT del quale riportiamo qualche stralcio significativo. “Altro che cambiamento rivoluzionario all’Eliseo. C’è odore di massoneria globalizzata al vertice del potere transalpino. Il neoeletto Presidente francese François Hollande è un globalista convinto”.
Così scrive senza giri di parole il commentatore politico, poi aggiungendo: “Hollande è un altro tirapiedi del Club Bilderberg, come si evince dal fatto che il nuovo inquilino socialista dell’Eliseo è un pro-europeo tutto d’un pezzo visto che ha sostenuto nel 1992 il Trattato di Maastricht ed è un acceso sostenitore dell’Euro. Inoltre, Hollande ha sostenuto la Costituzione Europea in un referendum del 2005, nonostante la maggior parte dei suoi colleghi socialisti avessero deciso di votare contro di essa. Hollande, da portavoce dell’ex Premier Jospin, ha partecipato alla riunione del “Gruppo Bilderberg” nel 1996 ed ha mutuato il linguaggio e la tempra da quello che lui considera il suo mentore, Francois Mitterand.
Il Presidente socialista era un massone di 33° grado (il massimo nel rito scozzese, ndr), lo stesso che commissionò la “Piramide del Louvre”, costruita con 666 pannelli di vetro (simboli significativi delle logge massoniche, ndr). Assieme al Cancelliere tedesco Helmut Kohl (membro del Bohemian Grove, ndr), Mitterand generò il Trattato di Maastricht. Si dice che il Bilderberg sia stato l’artefice della vittoria presidenziale di Mitterand nel 1981″.
Ma c’è di più. Secondo Watson “il consigliere speciale di Hollande, Manuel Valls, altro non è che un ex massone e membro del “Bilderberg”, che appoggia apertamente la creazione di un superstato federale europeo a scapito delle sovranità nazionale. Valls ha più volte pubblicamente invitato la Commissione Europea al controllo dei bilanci nazionali dei Paesi membri dell’Unione Europea (invito poi concretizzatosi nel Fiscal Compact, ndr). In sostanza, secondo Watson, Hollande sarebbe un globalista ed entusiasta sostenitore dell’etica dittatoriale dell’Unione Europea nell’eliminazione di ogni sovranità nazionale (obbiettivo da sempre nel mirino dell’Internazionale socialista dalla rivoluzione russa in poi, ndr). “In definitiva il neo presidente transalpino” – conclude la sua analisi Watson – è un portatore d’acqua al mulino delle élites finanziarie d’Europa e tasserà a sangue la classe media portando avanti il sacrificio della sovranità nazionale francese sull’altare del superstato europeo”.