Honduras. Cáceres, ‘presto la più grande base statunitense’

di Adelina Bottero –

In un’intervista rilasciata alla “La Radio del Sud”, Bertha Cáceres, dirigente del Copinh (Consiglio Civico di Organizzazioni Popolari ed Indigene), ha segnalato che l’ingerenza degli Stati Uniti in Honduras è sfacciata, e che nella regione della “Mosquitia” Washington pretende d’installare la sua più grande base militare in America Latina. Ha aggiunto che in quella regione potrebbero trovarsi grandi giacimenti petroliferi.
La dirigente sociale ha affermato che il governo statunitense vuole investire 1.300 milioni di dollari per dislocare le sue truppe ed utilizzare il territorio honduregno come bastione per aggredire altri paesi. La regione della “Mosquitia” è situata nel nord del paese, tra i Caraibi e la frontiera col Nicaragua. Ha confini marittimi con Giamaica, Cuba, Belize e lo stesso Nicaragua. Lì vivono quattro etnie indigene, che vengono minacciate dalla presenza militare nordamericana e già da ora soldati statunitensi si muovono liberamente attraverso i fiumi situati nell’area.
La presenza militare statunitense in Honduras è stata giustificata come facente parte dei meccanismi di lotta congiunta contro il narcotraffico, ma, nota Caceres, “si è verificato il contrario e man mano che s’incrementa il numero degli effettivi nordamericani, aumenta anche il narcotraffico”.