Honduras. Proseguono i lavori per avviare le relazioni diplomatiche con la Cina

di Alberto Galvi

L’Honduras sta coltivando relazioni diplomatiche sempre più strette con la Cina, abbandonando di conseguenza i legami con Taiwan. La decisione è stata motivata dall’aumento del debito e dalla necessità di maggiori investimenti. I rapporti diplomatici tra Cina e Honduras si erano deteriorati dopo che le ex autorità honduregne avevano riconosciuto Taiwan come Stato indipendente.
La tendenza di molti paesi poveri è di evitare di schierarsi, specialmente nel momento attuale in cui crescono le tensioni tra Stati Uniti e Cina, entrambi visti come importanti fonti di potenziale commercio e investimento. Sono 171 i paesi che hanno relazioni diplomatiche formali con la Cina e non con Taiwan. Gli Stati Uniti, sono forti sostenitori di Taiwan ma riconoscono la Cina, che considera l’isola autogovernata di 23 milioni di persone come un proprio territorio.
Con il ritiro del riconoscimento dell’Honduras, a Taiwan rimarranno solo 13 alleati diplomatici formali, perlopiù paesi di piccola entità. Sono otto i paesi che dal 2016 hanno chiuso le relazioni diplomatiche con Taiwan per avviarle con la Cina.
Washington vede Pechino come il suo principale rivale geopolitico e negli ultimi anni i legami tra le due nazioni si sono inaspriti a causa di numerosi punti di tensione, tra cui il commercio, lo status di Taiwan, le rivendicazioni della Cina nel Mar Cinese Meridionale e una spinta degli Stati Uniti contro l’influenza cinese nell’Indo-pacifico.
Nei prossimi giorni i funzionari honduregni incontreranno le loro controparti cinesi per formalizzare il rapporto, avendo già contattato l’ambasciatore cinese in Costa Rica per iniziare i colloqui. Negli ultimi anni nella regione hanno abbandonato Taiwan a favore delle relazioni con la Cina il Costa Rica, il Nicaragua, El Salvador e la Repubblica Dominicana.
L’Honduras è uno dei paesi più poveri del Centroamerica, con quasi il 75 per cento della popolazione in stato di povertà.