Honduras. Tensioni intensificate con gli Usa

di Giuseppe Gagliano

La situazione geopolitica in Honduras è complessa e profondamente influenzata dalle relazioni storiche con gli Stati Uniti, caratterizzate da interventi militari, sovversioni e colpi di stato. Il contesto attuale, con Xiomara Castro al potere, rappresenta un allontanamento significativo dalle politiche pro-atlantiste sostenute dalle élite honduregne del passato. Castro ha scelto di rompere con Taiwan e di avvicinarsi a Russia e Venezuela, dimostrando un rifiuto della tradizionale influenza statunitense nella regione.
La decisione di Castro di rompere il trattato di estradizione con Washington e le sue accuse di destabilizzazione ibrida da parte degli Stati Uniti indicano una volontà di resistenza nei confronti della storica pressione politica di Washington. Le tensioni si sono intensificate soprattutto a causa delle critiche dell’ambasciatrice statunitense Laura Dogu, che ha espresso disapprovazione per i recenti contatti tra il governo honduregno e quello venezuelano, in particolare per la figura del ministro della Difesa di Caracas, Vladimir Padrino López.
Questa dinamica riflette una più ampia rinnovata applicazione della Dottrina Monroe, con gli Stati Uniti che cercano di mantenere il controllo sulla regione attraverso una combinazione di pressioni politiche ed economiche. Tuttavia, la crescente polarizzazione in Honduras, acuita dalle tattiche ibridi e dalla posizione ferma del governo Castro, potrebbe indicare un cambiamento nella tradizionale dipendenza geopolitica del paese da Washington.