I piani di Macron per l’egemonia politico-militare francese in Europa

di Francesco Cirillo –

Le dichiarazioni al vetriolo del presidente francese Emmanuel Macron nei confronti della Nato, che lui stesso ha definito in uno stato di “morte cerebrale”, potrebbero nascondere un progetto ambizioso e complesso, che vede la Francia quale punta di diamante del futuro predominio politico-militare sul continente europeo.
Per Macron l’Unione Europea deve accettare la realtà dei fatti e il futuro disimpegno statunitense dalle aree di crisi, costruendo una sua visione strategica al fine di riallacciare i rapporti con i paesi sia del Medio Oriente sia con la Federazione Russa.
Per il presidente francese la Nato sta subendo un declino effettivo, accelerato dalla politica estera di Donald Trump e dall’imprevedibilità della Turchia di Recep Tayyip Erdogan; ciò mette l’Alleanza Atlantica dinanzi a un bivio: restare la stessa e morire lentamente o attuare un radicale cambiamento dei propri obiettivi e interessi.
Secondo Macron, come ha lui stesso ricordato nel corso di un’intervista rilasciata all’Economist, il cambiamento della politica statunitense è già cominciato con la presidenza di Barack Obama così come la volontà statunitense di impegnarsi in Asia e nell’area del Pacifico, svincolandosi dal vecchio continente.
Macron vuole cogliere l’opportunità: per Parigi, che dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue diventerà l’unica potenza nucleare dell’Unione, è giunto il tempo di attuare una forte integrazione europea nel settore della difesa e di delineare una strategia chiara per la futura politica estera. Inoltre, secondo il capo di stato francese, Bruxelles deve rivedere la propria posizione e porsi come potenza di equilibrio globale, riconsiderando anche le proprie relazioni con la Russia, riconoscendone anche il ruolo di leadership che le compete.