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Il presidente dell’Iran, Hassan Rohani, è tornato oggi sulla questione di quanto stabilito il 2 aprile a Losanna sul programma nucleare iraniano, che verrà ufficialmente sottoscritto in giung: Rohani ha avvertito che “Teheran non intende firmare l’accordo sul suo programma nucleare” se prima “tutte le sanzioni economiche non verranno revocate”.
La questione delle sanzioni era uno degli ultimi punti di difficoltà delle trattative, con Teheran che ne chiedeva l’eliminazione in concomitanza con l’entrata in vigore dell’accordo, mentre gli Usa premevano per una riduzione graduale.
Ad oggi il paese è soggetto a sanzioni di Usa, Ue ed Onu, introdotte a partire dal 2010.
La guida spirituale dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha fatto sapere di non essere “né a favore né contro” l’accordo, ma ha precisato che quanto stabilito “non è vincolante”. “Tutte le sanzioni – si è chiesto il leader – dovrebbero essere rimosse non appena viene raggiunto l’accordo. Se la rimozione delle sanzioni dipende da un altro processo, perché hanno cominciato a negoziare?”.
