di Shorsh Surme –
Il Pentagono ha ribadito il suo impegno a ridurre la sua missione militare in Iraq. Un funzionario statunitense ha affermato che la maggior parte delle truppe verrà trasferita a Erbil, in Kurdistan, e sotto anonimato ha riferito alla Reuters che gli Stati Uniti e i loro alleati si concentreranno sulla lotta ai resti dell’ISIS in Siria.
All’inizio del 2025 gli Stati Uniti avevano circa 2.500 soldati in Iraq, nell’ambito della coalizione del 2014 contro l’ISIS. Una volta completato il trasferimento, il numero totale di truppe statunitensi in Iraq sarà ridotto a meno di 2mila, la maggior parte delle quali a Erbil. Il numero definitivo deve ancora essere determinato, ha aggiunto il funzionario.
Le forze statunitensi rimaste a Baghdad si concentreranno sul coordinamento bilaterale per la sicurezza, non sulla lotta contro l’ISIS, il quale “non rappresenta più una minaccia costante per il governo iracheno o per gli Stati Uniti in Iraq. Questo è un grande risultato che ci permetterà di procedere in modo più responsabile verso una fase in cui l’Iraq stesso potrà guidare i propri sforzi per la sicurezza”.
Per quanto riguarda il ritiro degli Stati Uniti dalla Siria, il funzionario ha affermato che dipenderà dalla situazione. “Secondo le direttive del presidente, dell’Alto Comitato Militare USA-Iraq e della dichiarazione congiunta rilasciata il 27 settembre 2024, gli Stati Uniti e i partner della coalizione ridurranno la loro missione militare in Iraq”, ha confermato il portavoce del Pentagono Sean Parnell.
Il 27 settembre 2024 Stati Uniti e Iraq hanno annunciato un cambiamento significativo nel loro coordinamento militare, ponendo fine alla missione di combattimento della coalizione guidata dagli Stati Uniti.












