ISRAELE. Netanyahu congela i progetti di nuovi alloggi: vuole ricucire con Obama

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Ariel uriUno dei primi provvedimenti del premier eletto per la quarta volta, Benjamin Netanyahu, è stato quello di lanciare alla comunità internazionale un messaggio di distensione congelando i progetti di costruzione di 1.500 abitazioni a Gerusalemme Est.
Tecnicamente si tratta di una decisione del governo uscente, anche se la decisione arriva sempre su decisione dello stesso primo ministro, il quale ha così mitigato le critiche della comunità internazionale nei confronti della contestata iniziativa.
Fra coloro che più si sono espressi contro il continuo espansionismo edilizio vi è stata la Casa Bianca, anche perchè gli annunci del ministro dell’Edilizia Uri Ariel hanno contribuito a inficiare gli sforzi del segretario di stato Usa John Kerry di giungere ad un accordo di pace con i palestinesi.
Con tale mossa Netanyahu punterebbe a risanare i rapporti con Barak Obama, in crisi ormai da tempo ed in particolare da quando lo scorso 2 marzo, in piena campagna elettorale, Netanyahu era intervenuto al Congresso degli Stati Uniti per attaccare le trattative sul nucleare iraniano, giunte quasi al termine.
Diplomaticamente Netanyahu ha affermato che il progetto dei nuovi alloggi “non era stato inviato al primo ministro”, per cui ogni discussione è stata rinviata al nuovo esecutivo.

Nella foto: il ministro dell’Edilizia del governo uscente Uri Ariel