NAGORNO-KARABAKH. Cavusoglu, ‘Baku ha diritto ad ogni mezzo per riconquistare regione’

di Notizie Geopolitiche – 

Cavusoglu_Mevlut“Favoriremo sempre una soluzione pacifica ma l’Azerbaigian ha il diritto a riprendersi ciò che gli appartiene”, questa la dichiarazione del ministro turco per gli Affari Europei, Mevlut Cavusoglu, riguardo al conflitto del Nagorno-Karabakh, tornato sotto i riflettori a causa della recente escalation di tensione dovuta a scontri tra esercito azero e truppe di Erevan che hanno causato decine di morti tra entrambi gli schieramenti.
Ribadendo che le trattative tra Baku ed il governo armeno devono essere la via maestra, Cavusoglu ha anche però avallato una soluzione militare come “uno dei possibili mezzi a disposizione dell’Azerbaigian per riprendere il controllo del Nagorno-Karabakh”.
La Turchia è da sempre stata un paese politicamente vicino a Baku ed ha costantemente difeso il diritto dell’Azerbaigian alla propria integrità territoriale; l’Armenia occupa infatti da più di un ventennio, oltre al Karabakh, anche altre sette province azere circostanti, nonostante quattro risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’Onu (n. 822, 853, 874 e 884 del 1993) le impongano di liberare quell’area che, in cifre, rappresenta il 20% del territorio dell’Azerbaigian e la cui occupazione ha causato oltre un milione di profughi, diventati rifugiati interni, di etnia azera.
Il ministro turco ha quindi esortato il cosiddetto “Gruppo di Minsk”, fondato nel 1995 dall’Osce per portare avanti i negoziati tra i due paesi e di cui fanno parte rappresentanti di Armenia, Azerbaigian Bielorussia, Germania, Italia, Portogallo, Olanda, Svezia, Finlandia e Turchia, a risolvere la situazione al più presto o, almeno, a porre fine a questa serie di scontri.