Kazakistan. Al vertice del C5+1 di Astana si è discusso dell’invasione russa in Ucraina

di Alberto Galvi

In occasione del vertice del C5+1 di Astana il segretario di Stato americano Antony Blinken ha osservato che l’invasione russa dell’Ucraina ha alimentato una profonda paura in Asia centrale. Tuttavia non tutti i paesi dell’area si sono schierati a favore del supporto occidentale all’Ucraina, e per quanto siano ricettivi delle opinioni degli Stati Uniti, permangono interrogativi sull’impegno di Washington a sviluppare legami economici ed energetici nella regione, nonché incertezza sulla sua politica in Afghanistan.
Il ministro degli Esteri del Kazakistan, Mukhtar Tileuberdi, ha affermato che Astana ha apprezzato il sostegno degli Stati Uniti, ma ha sottolineato che il suo paese non è minacciato dalla Russia. Tileuberdi ha anche sottolineato che il Kazakistan è il principale partner economico dell’America in Asia centrale, e Blinken ha elogiato il Kazakistan per aver ospitato più di 200mila cittadini russi che sono fuggiti dal loro paese dall’inizio della guerra. Il segretario Usa ha affermato di sostenere fermamente le riforme politiche ed economiche avviate dal presidente Kassym-Jomart Tokayev. Il Kazakistan ha fornito aiuti umanitari all’Ucraina.
Blinken ha aderito al dialogo C5+1 di Astana, un format composto da Stati Uniti, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan a cui hanno preso parte i cinque ministri degli Esteri dell’Asia centrale.
Durante l’evento è stata discussa un’ampia gamma di questioni, tra cui la cooperazione in materia di sicurezza alimentare, lotta al terrorismo, energia e ambiente, nonché altre questioni urgenti. Blinken ha incontrato anche il ministro degli Esteri del Kirghizistan, Jeenbek Kulubaev, a margine della riunione del C5+1, ribadendo l’appoggio al partenariato costruito negli ultimi 30 anni con il Kirghizistan.
Il Tagikistan e l’Uzbekistan hanno fatto pressioni sugli Stati Uniti per non isolare l’Afghanistan dopo la vittoria dei talebani nel 2021. A Tashkent, parlando con la delegazione statunitense, il presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev ha chiesto un impegno attivo nel contesto delle Nazioni Unite.
Blinken si è visto anche con il ministro degli Esteri del Turkmenistan Rashid Meredov a margine della C5+1, al quale ha sottolineato il sostegno degli Stati Uniti alla sovranità, all’indipendenza e all’integrità territoriale del Turkmenistan elogiando gli oltre trent’anni di relazioni bilaterali
Il ministro degli Esteri ad interim dell’Uzbekistan, Bakhtiyor Saidov, ha sottolineato il continuo sostegno dell’America all’agenda di riforme di Mirziyoyev, mirata a garantire il buon governo, lo stato di diritto, i diritti umani. Washington vuole vedere la piena attuazione di questo programma, ha ribadito Blinken, compreso il rispetto degli impegni per difendere la libertà religiosa e la libertà di stampa. I progressi compiuti dall’Uzbekistan in materia di diritti dei lavoratori mostrano quanto possa essere centrale tale agenda.
Nessuna delle cinque nazioni dell’Asia centrale, tradizionalmente viste come parte della sfera di influenza del Cremlino, ha appoggiato pubblicamente l’invasione russa. Eppure nessuno di loro l’ha condannata, procedendo quindi con l’astensione in occasione del voto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel primo anniversario della guerra.