KOSOVO. Crisi Nord, utranazionalisti appoggiano barricate

Ansa, 1 dic 11 –

Gli ultranazionalisti del Partito radicale serbo (Srs) hanno espresso oggi il loro pieno appoggio alla protesta dei serbi nel nord del Kosovo, dove restano barricate e blocchi stradali contro la presa di controllo della frontiera con la Serbia da parte delle autorita’ di Pristina. ”L’appello del presidente Boris Tadic e del premier Mirko Cvetkovic a rimuovere le barricate sono un tradimento degli interessi nazionali della Serbia e un invito all’integrazione pacifica del Kosovo in un cosiddetto stato albanese”, ha detto ai giornalisti Nemanja Sarovic, del direttivo dell’Srs. A suo avviso, il governo di Belgrado ha dato il suo sostegno tacito alla Kfor a usare la forza contro i serbi sulle barricate. E i colloqui fra Belgrado e Pristina a Bruxelles con la mediazione della Ue, ha aggiunto Sarovic, sono solo una ”farsa”. Da Pristina gli ha fatto eco il premier kosovaro Hashim Thaci che oggi, attraverso un comunicato stampa, ha fatto sapere di essere disposto a parlare con la popolazione del nord del Kosovo (in larga maggioranza serbi), ma di non avere alcuna intenzione di trattare con ”strutture criminali e illegali”. Riferimento questo alle strutture parallele che Belgrado mantiene nel nord del Kosovo a sostegno della popolazione serba maggioritaria. La dirigenza serba, democratica e filoeuropeista, e’ in evidente imbarazzo di fronte alla protesta dura e a oltranza dei serbi nel nord del Kosovo, che sono sempre piu’ critici nei confronti di Belgrado e della sua disponibilita’ al dialogo e al compromesso con le autorita’ albanesi di Pristina. E non e’ un caso che i loro primi sostenitori sono le forze estremiste e ultranazionaliste, ostili al dialogo e alla prospettiva europea della Serbia.