KUWAIT. Emiro mobilita Guardia Nazionale dopo attacco al Parlamento

Agi, 17 nov 11 –

Linea dura del governo in Kuwait, dove comincia a soffiare il vento della Primavera araba. L’emiro, Sabah al-Ahmad al-Sabah, ha ordinato alla Guardia nazionale, la polizia militare molto vicina alla casa regnante, di adottare “tutte le misure necessarie” per mantenere la sicurezza nello stato del Golfo. La decisione e’ stata presa in una riunione straordinaria del governo all’indomani dell’assalto al Parlamento da parte di migliaia di manifestanti dell’opposizione. I danni subiti dall’edificio hanno costretto ad annullare la prevista seduta dell’assemblea parlamentare. I dimostranti invocavano le dimissioni del premier, lo sceicco Nasser Mohammad al-Ahmad Al-Sabah, e sono riusciti a sfondare i cancelli, irrompendo all’interno. L’opposizione ha difeso la protesta: “E’ un legittimo diritto dei giovani attivisti, vista la corruzione dilagante e le aggressioni alla nostra Costituzione”, ha affermato il deputato Mubarak al-Waalan. Per la maggioranza, invece, l’assalto e’ “un passo verso il colpo di Stato”. Quella avvenuta mercoledi’ e’ la prima protesta violenta dal dicembre scorso, quando la polizia disperse con la forza una manifestazione di piazza; da tre mesi, tuttavia, il Paese e’ attraversato da forti tensioni, complice uno scandalo di corruzione che vede coinvolti 16 parlamentari, accusati di aver intascato mazzette per 259 milioni di euro. Sul caso e’ stata aperta un’inchiesta giudiziaria mentre l’opposizione ha puntato il dito contro il 71enne premier, nipote dell’emiro, che avrebbe stornato fondi pubblici su conti personali all’estero. Mercoledi’ 20 deputati dell’opposizione avevano proclamato il boicottaggio dei lavori parlamentari dopo che era stata respinta una mozione per chiamare Nasser al-Sabah a rispondere delle accuse di corruzione. Nell’emirato, ricchissimo di petrolio, la dinastia al-Sabah regna da oltre 250 anni.