La Nuova Zelanda si ritira dal pantano afgano

di Guido Keller –

Dopo l’uccisione in Afghanistan di cinque soldati del suo Paese, il Primo ministro della Nuova Zelanda, John Key, ha comunicato l’intenzione di ritirare le proprie truppe, in anticipo rispetto alla data decisa in precedenza dell’aprile 2013 ed ancor più di quella indicata dal ministro degli Esteri, Murray McCully, della seconda metà dello stesso anno.
Key ha spiegato che la decisione della Nuova Zelanda non va vista come un “tagliare la corda”, specialmente dopo le cinque vittime neozelandesi di agosto, di cui tre morte domenica a causa di un’autobomba a Herat:
I due uomini ed una donna, il medico Jacinda Baker di 26 anni, stavano scortando un soldato ferito all’ospedale, erano di stanza con un piccolo gruppo di nove soldati a Bamiyan, località fino a poco fa relativamente tranquilla: Il tenente generale Rhys Jones, capo della forza di difesa, ha spiegato che i talebani avevano rivendicato l’attacco.