L’Azerbaigian festeggia il Novruz

di Giuliano Bifolchi –

azerbaijan novruzLa Repubblica dell’Azerbaigian celebra il Novruz, festa che inaugura la fine dell’inverno e l’inizio della primavera basata sull’antico retaggio zoroastriano celebrata ogni primo giorno di primavera.
La festa del Novruz viene celebrata non solo in Azerbaigian, ma in molti altri paesi musulmani non arabi dalla Turchia al Kurdistan, dall’Azerbaigian al Pakistan e anche in India. Si tratta di una festa basata sul ciclo solare e cade ogni 21 marzo con qualche giorno di differenza a secondo delle tradizioni locali. In Azerbaigian il Novruz è una festa ufficiale che inizia il 20 e termina il 26 marzo e viene inaugurata dal discorso di saluto e dalle congratulazioni del presidente.
Il termine Novruz deriva dal persiano e si compone della parola nou “nuovo” e ruz “giorno” ad indicare l’inizio del nuovo anno. I ricercatori scientifici relazionano la festa del Novruz con il periodo del profeta Zarathustra vissuto secondo le più recenti ipotesi tra il XVIII ed il XV secolo a.C; la festa veniva celebrata nell’antica Babilonia per dodici giorni del mese di Nisan (Marzo, Aprile) in cui venivano organizzate cerimonie pubbliche. La prima iscrizione riferente alla festa del Novruz risalirebbe al 505 a.C.
E’ usanza in Azerbaigian preparare la festa del Novruz un mese prima; ognuna delle 4 settimane che precedono tale celebrazione viene infatti dedicata ai quattro elementi (acqua, fuoco, terra, aria) ed ogni martedì il popolo azero festeggia uno di questi (Su Charshabnasi ‘martedì d’acqua’, Odlu Charshanba ‘martedì del fuoco’, Torpag Charshanba ‘martedì di terra’, Akhir Charshanba ‘martedì d’aria’). Secondo la tradizione popolare il primo martedì, quello che celebra l’elemento dell’acqua, rappresenta la purificazione mentre i restanti martedì (fuoco, terra, aria) servono a favorire il risveglio della natura.
La festa del Novruz era celebrata in Azerbaigian in via non ufficiale durante il periodo dell’Unione Sovietica per divenire poi nel 2006, grazie all’Articolo 105 del Codice del Lavoro dell’Azerbaigian, una festa ufficiale che esenta i lavoratori dai propri compiti per cinque giorni.
Caratteristico della festa azera è il pranzo il quale prevede un rituale celebrativo particolare con un menù composto da sette pietanze il cui nome inizia con la lettera “s”; oltre a questi cibi devono essere presenti sulla tavola una candela in rappresentanza della luce o del fuoco ed uno specchio con un uovo dipinto a simboleggiare la fine dell’anno vecchio e l’inizio del nuovo anno.
Il fuoco è un elemento caratteristico dello stato azerbaigiano; molti storici, infatti, ritengono che la presenza di sfoghi naturali di gas nella penisola di Absheron abbia generato i primi culti naturalistici dell’era antecedente al Cristianesimo e lasciato la sua eredità nel nome Azerbaigian il quale potrebbe proprio derivare dalle parole persiane azer “fuoco” e baygan “guardiano, protettore”. Il riferimento ai “guardiani del fuoco” indicherebbe secondo gli studiosi la centralità dell’attuale territorio corrispondente alla Repubblica dell’Azerbaigian nella diffusione della religione di Zoroastro ( Zarathustra) in cui il fuoco rappresentava l’energia del Creatore.