L’esplosione dell’E-commerce nel 2020 in Italia

di Giuseppe Piro –

Il 2020, oltre che per l’anno della pandemia, sarà ricordato anche come l’anno dell’esplosione dell’e-commerce in Italia. L’Italia, fra i paesi UE, è sempre stato il fanalino di coda in merito alla digitalizzazione, sia in ambito pubblico che privato. I motivi sono molti: innanzitutto l’Italia non è dotata di una infrastruttura di reti che permette di avere la banda larga per tutti. La banda larga è la base per avere dei servizi avanzati nelle aziende e nella Pubblica Amministrazione. Trasferimento dati, video, servizi online, e-commerce hanno bisogno di connessioni molto potenti per fluidificare la trasmissione di tutto quello che si vuole far viaggiare in rete.
Il volume di affari che una nazione riesce a realizzare in rete è spesso proporzionale all’infrastruttura internet di banda larga che è riuscita a realizzare. Spesso servono grossi investimenti che molti stati in questi anni non hanno fatto. Un altro motivo di arretratezza del settore digitale in Italia è la scarsa vocazione che gli italiani hanno verso i settori della formazione e dell’innovazione. All’estero il processo formativo delle persone dura tutta la vita, in Italia invece vige ancora il mito del posto fisso. Una volta avuto quello difficilmente ci si forma ancora. Altro fattore che ha rallentato moltissimo il settore dell’e-commerce è la poca propensione degli italiani ad usare le carte di credito, ancora oggi essi sono in fondo alle classifiche europee sull’utilizzo della carta di credito nei pagamenti.
Questa crisi pandemica, con la chiusura degli esercizi e anche per la difficoltà di mobilità, ha accelerato molto il processo di “educazione” all’acquisto online. Molte famiglie e anche anziani, che mai si erano affacciati al mondo del commercio elettronico, hanno fatto il loro primo acquisto online. Qualcuno azzarda a dire che questo 2020 ha accelerato di 5 anni il processo di digitalizzazione in Italia.
Ma quali sono stati i settori di maggior interesse nel commercio elettronico? Quali acquisti online sono esplosi in questo 2020?
Acquisti nel settore alimentare. Questo è il settore che è letteralmente esploso con questa crisi pandemica. Servizi come Cortilia, che si occupa di consegnare frutta e verdura a casa, o altri supermercati online hanno avuto un’esplosione di ordini. Sono stati talmente tanti che i tempi di consegna in primavera sono stati anche di una settimana o anche più. Anche molti marchi del settore della ristorazione, anche per sopperire ai cali di fatturato nel settore Ho.Re.Ca, si sono lanciati nella vendita diretta con offerte online. Si sono visti passare degli spot sui canali televisivi nazionali di offerte di questi brand per ricevere a casa dei loro prodotti a un prezzo appetibile, spesso con spese di spedizione gratuite.
Acquisti nel settore didattica. In questo settore è avvenuta l’esplosione delle piattaforme online di didattica a distanza. Le piattaforme di formazione online internazionali come Zoom hanno visto una crescita esponenziale del numero di iscritti, il suo valore in borsa è schizzato in alto superando, in valore di quotazione, la General Motors. Anche le vendite di computer, utili agli studenti per seguire le lezioni a distanza, sono aumentate notevolmente.
Acquisti nel settore elettronica casa. Anche questo è un settore che ha visto un grande successo. Gli italiani si sono ritrovati a stare per mesi forzatamente a casa. Niente cinema e concerti. Quindi in molti si sono attrezzati con impianti di home video per vedere a casa dei film in grande formato, in alta definizione e di amplificatori e dispositivi hi-fi per ascoltare la musica a casa propria. Anche il settore dei giochi è andato molto bene. Anche qui sono cresciuti gli iscritti alle piattaforme di giochi online dove è possibile sfidarsi fra amici. Insomma, in attesa di incontrarsi di persona, tutti i palliativi elettronici sono stati usati.
Sicuramente, passata questa emergenza pandemica, il numero di italiani che utilizzano servizi digitali rimarrà molto alto. Certo tutto questo porta allo scoperto delle problematiche sul versante lavorativo. Quali tutele dare a chi opera nella logistica? A chi corre per consegnare i pacchi. Quali tutela per i lavoratori che operano, per pochi euro al giorno, nella consegna dei pasti da asporto nelle città? Questi saranno dei temi da risolvere di pari passo alla crescita della digitalizzazione in Italia e dei servizi online.