LETTONIA. Voto boccia russo come seconda lingua, Mosca furiosa

TMNews, 20 feb 12 –

La bocciatura nel referendum di sabato in Lettonia della proposta di adottare il russo come seconda lingua ufficiale ha fatto infuriare Mosca, che con l’appiglio di questioni formali ha espresso tutto il suo “smarrimento” nei confronti di Riga. Il portavoce del ministero degli Esteri Alexander Lukashevich ha detto che la Lettonia ha “violato i suoi obblighi internazionali” rifiutando di ammettere osservatori russi a seguire il voto di sabato e ha annunciato che Mosca, esprimendo il suo “smarrimento”, “ha chiesto spiagazioni”. In base ai risultati finali, il 75% dei votanti si è espresso contro la proposta di dare uno status di ufficialtà alla lingua degli antichi occupanti sovietici della Lettonia. L’affluenza al voto è stata molto alta, oltre il 70% degli aventi diritto, oltre i dati relativi a precedenti elezioni e referendum. Il russo è la lingua di quasi un terzo della popolazione lettone, che si compone di 2,1 milioni di abitanti. I russofoni si sentono discriminati da quando vent’anni fa Riga ha riguadagnato l’indipendenza dopo mezzo secolo di occupazione sovietica. Lukashevich ha detto che il risultato del voto, promosso dal movimento rufssofono ‘Lingua Madre’ “non rispecchia appieno il sentimento nel paese”, riferisce Ria Novosti. Circa 319.000 russofoni non sono ancora considerati cittadini lettoni, e non hanno potuto prendere parte al voto di sabato, ha detto ancora il portavoce della diplomazia di Mosca. “Speriamo che la voce della popolazione russofona lettone possa esseer acoltata”. Ieri il presidente lettone Andris Berzins ha detto che una seconda lingua “non serve” e che il governo finanzia scuole per le minoranza linguistiche. “Chi vuole può parlare nella sua lingua a casa o a scuola”. Centinaia di migliaia di russi, bielorussi e ucriani migrarono nelle repubbliche baltiche durante i trasferimenti di popolazione organizzati dal regime sovietico. Molti di loro non hanno mai imparato il lettone e non hanno ottenuto al cittadinanza quando il paese ha ottenuto l’indipendenza. In base alll’attuale legislazione chi si è trasferito in Lettonia durante l’occupazione soietica o è figlio di gentori che si sono trasferiti in Lettonia non è cittadino lettone e deve superare un esame di lingua lettone per diventarlo.