Libano ed Hezbollah con posizioni diverse sulla questione israelo-palestinese

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Non è ancora terminata la questione del drone che era partito lo scorso 6 ottobre dal Libano, lanciato dagli Hezbollah, nei cieli israeliani: il presidente libanese Michel Suleiman ha infatti inviato una lettera di protesta al suo omologo iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, con la quale lamenta le continue intromissioni in questioni che possono esporre a rischi il proprio paese. “Quanto avvenuto è in totale disprezzo dei sentimenti dei libanesi e della sovranità nazionale” – ha scritto Suleiman nella missiva.
Il drone, di produzione iraniana e soprannominato “Ayoub”, aveva effettuato diverse riprese di siti israeliani top-secret, prima di essere abbattuto dal sistema di sicurezza di Tel Aviv, cosa affermata dagli Hezbollah, ma smentita da Israele.
La lettera è stata inviata dopo la recente visita del presidente del Parlamento iraniano, Ali Larijani, lo scorso sabato a Beirut, in occasione della quale il politico aveva mosso dure critiche ai paesi arabi che sostengono con l’invio di armi i ribelli siriani, contro l’alleato di Teheran, Bashar al-Assad. “L’invio di armi contribuisce a dare un duro colpo alla lotta interna siriana contro Israele”, ha affermato Larijani, il quale ha invece lodato la resistenza degli Hezbollah proprio contro lo stato ebraico.
Come ha comunicato il quotidiano al-Mustaqbal, che avrebbe riportato una fonte ufficiale, Suleiman era molto contrariato per le parole per presidente del Parlamento iraniano, anche perché in contrapposizione alla “Risoluzione di Baabda”, adottata dal Comitato per il dialogo nazionale libanese nel mese di giugno ed indicante l’intenzione del Libano di prendere le distanze dai vari conflitti che stanno interessando la regione.
Non più tardi di domenica scora il  leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha minacciato di far cadere “migliaia di razzi” sulle città israeliane nel momento in cui il Libano sia posto sotto attacco da Tel Aviv.
Durante un discorso tenuto a sud di Beirut in occasione della festa sciita dell’Ashura, Nasrallah ha esortato i governi arabi e islamici ad inserire “fazioni della resistenza” a Gaza e proprio oggi ribelli siriani hanno conquistato nei pressi di Damasco una base palestinese filo al-Assad.
Sempre il leader degli Hezbollah ha invitato i paesi arabi ad inviare a Gaza armi e denaro: “Gaza e la Palestina non hanno bisogno solo della vostra simpatia e delle vostre visite – ha affermato rivolgendosi ai governi arabi – ma anche delle vostre armi e denaro”