L’incredibile duttilità delle criptovalute in campo finanziario

Red –

Il trading di criptovaluta, senza dubbio, è una vivida rappresentazione di quanto Bitcoin e via dicendo possono proporre in campo finanziario. In termini sintetici, questa strategia, consiste nello “scommettere” sui movimenti di un prezzo, al rialzo o al ribasso, tramite un broker online. Molti trader di criptovalute praticano il day trading, ovvero eseguono uno o più ordini di mercato al giorno. Mentre gli investitori sono interessati alle prestazioni a lungo termine di una criptovaluta, i trader sfruttano la volatilità giornaliera dei prezzi delle criptovalute per realizzare profitti immediati.
Essere un trader redditizio, tuttavia, richiede molta pratica. Senza reali competenze o alcuna comprensione del mercato, il trading è come una lotteria. Se i potenziali guadagni sono aumentati di dieci volte grazie alla leva finanziaria, i rischi di perdita sono altrettanto grandi.
Viene ad essere vivamente consigliato, pertanto, di “allenarsi” correttamente e di preparare bene la strategia prima di intraprendere una attività di trading. Quindi, se si fosse interessati a questo metodo di investimento, potrebbe essere utili essere a conoscenza di alcuni dei concetti di trading strategici da esplorare, come, per esempio, le commissioni di transazione.
Ogni transazione di cripto-asset richiede una commissione per essere inserita in un blocco di dati sulla blockchain. Queste commissioni consentono di remunerare i minatori, ovvero coloro che, tra l’altro, incorporano le varie transazioni nella blockchain, consentendo così di convalidarle, come pure proteggere la rete dagli attacchi spam, dai tentativi di manipolazione e via dicendo.
Su alcune blockchain, le commissioni possono variare a seconda del periodo, a seconda della ricchezza e della congestione della rete al momento dello scambio.
Indubbiamente, data l’incedibile duttilità dei Bitcoin e delle altre criptovalute, bitcode prime assume un ruolo di rilevante importanza.
In linea generale, quando viene ad essere richiesta una transazione intervenire la crittografia. Sinteticamente, si ricorre ad una sorta di equazione matematica che potrà essere risolta dai computer utilizzando algoritmi complessi. Difatti, le necessarie abilità computazionali rendono l’equazione impossibile da risolvere per gli esseri umani.
I due principali consensi crittografici sono Proof-Of-Work e Proof-of-Stake. Lo staking, derivante dal meccanismo proof-of-stake, altrimenti noto come PoS, è un investimento passivo che genera interesse per le criptovalute. Difatti, lo staking comporta l’investimento di una quantità “bloccata” di criptovaluta, al fine di ottenere un interesse regolare. Sulle blockchain, è un modo per partecipare alla convalida delle transazioni e/oppure alla sicurezza della rete.
Questa tipologia di investimento contribuisce, quindi, al corretto funzionamento di una blockchain. Lo staking è possibile sulle blockchain, pertanto, utilizzando un modello di verifica chiamato proof-of-stake. Questa è una operazione molto meno energivora rispetto al modello proof-of-work. In effetti, quest’ultimo richiede ai minatori di utilizzare la potenza di calcolo dell’hardware del loro computer per convalidare le transazioni blockchain. Questa è una opzione interessante, in special modo se si prevede di mantenere una criptovaluta a medio o lungo termine.
Piuttosto che lasciare i propri token in un portafoglio in attesa che aumentino di valore, dunque, sarà possibile ricevere interessi giornalieri, settimanali o mensili. Lo staking è, di conseguenza, un mezzo per convalidare nuove transazioni che vengono aggiunte a una blockchain.
I partecipanti iniziano impegnando il loro investimento acquistando la criptovaluta nativa di questa blockchain. Il protocollo blockchain sceglierà quindi i validatori per confermare i blocchi di transazioni tra i partecipanti. Più investono, più è probabile che vengano premiati. Ogni volta che un blocco viene aggiunto alla blockchain, nuovi token crittografici vengono creati e distribuiti nella rete. Per accedere a questo tipo di investimento, è sufficiente creare un account su una piattaforma di scambio che offre questo servizio. I fondi bloccati forniscono liquidità a un protocollo finanziario decentralizzato, utilizzato per consentire il trading e l’indebitamento.
Quando un utente prende in prestito criptovalute da questo pool di liquidità, rimborserà la somma con gli interessi, che, andando a concludere, verranno poi ridistribuiti tra gli investitori che hanno bloccato i loro soldi in questo pool.