L’Iran costruisce nuove centrali nucleari ma rispetta gli accordi di Vienna

di Raffaele Luongo

iran busher nucleare centraleLa televisione di Stato iraniana ha annunciato l’inizio dei lavori per la costruzione della seconda centrale nucleare del paese, mentre nel 2018 inizieranno i lavori per la terza. La Repubblica Islamica d’Iran possiede al momento un solo impianto situato a Bushehr, che si affaccia sulle acque del Golfo Persico. I due nuovi reattori saranno costruiti anch’essi nello stesso sito. Mentre i costi dell’impresa sono stimati in 8,5 miliardi di dollari, le due nuove centrali produrranno a pieno regime circa 1.057 megawatt di elettricità per il paese.
Le nuove centrali saranno costruite avvalendosi della cooperazione di Mosca, così come previsto dagli accordi siglati tra i due paesi nel 2014. L’inizio di questi lavori rappresenta un evento molto importante, essi sono i primi progetti di potenziamento nucleare dalla sigla dell’accordo che ha posto fine alle sanzioni. Il capo dell’Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran (AEOI), Ali Akbar Salehi, ha definito l’industria nucleare un importante punto di incontro e di amicizia con la Russia. Non a caso il presidente iraniano Hasan Rouhani ha più volte sottolineato l’importanza di rafforzare le relazioni con Mosca più che con ogni altro attore.
In questo particolare momento i due paesi hanno visto lievitare i loro volumi di scambio commerciale di c.a. il 70%, probabilmente anche grazie alla rimozione di parte delle sanzioni. Eurostat segnala una forte crescita del volume delle merci anche fra Teheran e l’UE, che raggiunge quota 5.107 miliardi di euro segnando tra gennaio e giugno del 2016 una crescita del 43% rispetto ai sei mesi precedenti. L’Iran sta Rohani centrale nucleare grandepotenziando le sue relazioni commerciali con molti attori internazionali, ma da quando sono state rimosse buona parte delle sanzioni è con Mosca che sta intrattenendo le sue relazioni più strette.
Secondo un recente rapporto rilasciato dall’Agenzia Onu per l’energia atomica (IAEA), il governo di Teheran starebbe rispettando gli impegni presi con la ratifica del documento di Vienna. Recenti analisi dimostrerebbero che la quantità di uranio arricchito al 3,67% non superi il limite a 300 chilogrammi, mentre le scorte di acqua pesante non oltrepassano il limite di 130 tonnellate. Dalla firma degli accordi presi Teheran continua il suo programma di accrescimento nucleare “civile” e rispetta gli impegni presi con la comunità internazionale. La costruzione dei nuovi impianti, cominciata in questi giorni, è l’inizio di un percorso che nel giro di dieci anni porterò alla costruzione dei due nuovi reattori.