L’islamofobia di Sarkozy. In campagna elettorale

di Guido Keller –

Continua la farsa della campagna elettorale per le presidenziali in Francia, dove c’è chi continua ad agitare lo spauracchio del terrorismo islamico pur di acchiappare voti: dopo la strage di Tolosa di cui era autore il franco algerino Mohamed Merah, strumentalizzata ad arte da Sarkozy per guadagnare punti sul concorrente di centrosinistra Holland, improvvisamente si era dato il via ad una serie di arresti di cittadini islamici in diverse città del paese.
Il 30 marzo scorso, al motto di ‘tolleranza zero’, era stata attuata una retata, ben pubblicizzata, che aveva portato all’arresto di arrestato 17 presunti estremisti vicini al gruppo salafita radicale Forsane Alizza, fra i quali il leader Mohamed Ashamlan.
In 13 erano stati incriminati per associazione a delinquere in relazione ad attività terrorista, acquisizione, detenzione e trasporto d’armi; lo stesso Sarkozy aveva quindi chiesto alla polizia francese di valutare il grado di pericolosità di tutti i sospettati di avere simpatie verso l’Islam radicale e di prendere misure per perseguire penalmente chi segue i siti internet estremisti o si addestra nei campi dell’Afghanistan e del Pakistan.
Dal 30 marzo ad oggi i cittadini islamici arrestati sono comunque stati tutti liberati e le incriminazioni ritirate, segno evidente di una manovra molto propagandistica e poco, pochissimo, politically correct.