Marocco. Il Polisario ha legami con al-Qaeda. E partecipa ai rapimenti degli stranieri

di Yassine Belkassem –

Nessuno oggi ha dubbi sulla connessione tra il Polisario ed Al Qaeda nel Sahel, ma rimane difficile disegnare l’ampiezza del legame fra i due gruppi.
Smascherati ormai dai rapporti di diversi Servizi di informazione occidentali, compresi quelli di paese amici, i dirigenti del Polisario non ne nascondono più il segreto.
Il ministro saharawi della Difesa, Mohamed Lamine Bouhali, ha dichiarato senza mezzi termini l’appartenenza di diversi elementi, fra i venti ed i trenta, provenienti dai campi di Tindouf, nel sud ovest dell’Algeria, appartenenti ai gruppi terroristici affiliati alla rete di al-Qaeda insediata nel Sahel.
Secondo Abc, uno dei quotidiani spagnoli che, come d’abitudine, difendono la causa dei separatisti saharawi, il governo dell’inesistente Repubblica democratica araba sahrawi, ha ammesso ufficialmente la presenza di attivisti saharawi nelle fila dei gruppi terroristici di al-Qaida nel Magreb Islamico.
Come riportato dal quotidiano, Lamina Bouhali ha precisato che un primo gruppo di miliziani ha raggiunto al-Qaida nel Magreb islamico (Aqmi), mentre un secondo gruppo di 14 individui si è unito ai combattenti del Movimento per l’unità e la Jihad in Africa occidentale (Mujao).
È stato proprio questo ultimo a rapire la volontaria toscana Sandra Mariani e a rivendicare il sequestro in ottobre presso il campo di Rabouni, vicino a Tindouf, dei due volontari umanitari spagnoli e dell’italiana Rossella Urru, liberati il 18 luglio scorso dopo il pagamento del riscatto di 15 milioni di euro.
Per Bouhali, si tratterebbe comunque di nomadi saharawi “implicati nel traffico di droga che non operano nei campi di Tindouf”, ma tale affermazione risulta essere un palese stratagemma per minimizzare l’implicazione del Polisario nel terrorismo.
Come riporta il quotidiano iberico La Gaceta, che cita rapporti dei Servizi segreti spagnoli e americani, il collegamento del rapimento dei tre attivisti umanitari europei con il Polisario è un dato ormai appurato; il giornale scrive inoltre che è del tutto probabile la collaborazione fra membri del Polisario ed i gruppi jihadisti, con il conseguente rischio di uno scambio di informazioni e di indicazioni, fra le quali il momento opportuno per rapire i volontari stranieri. Il governo spagnolo, allertato dall’intelligence di un probabile sequestro imminente, ha provveduto al rimpatrio dei propri cittadini dai campi profughi di Tindouf già lo scorso 28 luglio.
Per il  sito Polisario-Confidentiel, la Spagna sarebbe stata avvertita dai Servizi segreti americani, i quali avrebbero intercettato una comunicazione fra un membro del Mujao ed il suo capo-zona, dove si parlava del sequestro imminente di ben 12 volontari del campo di Tindouf.
Risulta appurato, quindi, il legame fra l’organizzazione separatista del polisario ed i gruppi terroristi attivi nel Sahel.