Marocco. Schermaglie a colpi di artiglieria fra le Forze armate Marocchine e il Polisario

di Valerio Pieraccini

La questione del Sahara Occidentale ha da sempre rappresentato uno dei momenti di maggiore tensione nel contesto del Maghreb. A ridosso del berm, gli scontri rappresentano una triste costante da molti anni ed il numero di feriti e vittime risulta in continua crescita, sia tra l’Esercito di Liberazione Popolare Saharawi che tra le forze armate marocchine, nonostante una evidente disparità in termini di potenza di fuoco. Da un lato le vecchie batterie antimissile dei Saharawi e dall’altra alcune tra le migliori tecnologie belliche, tra cui radar e droni, senza dimenticare che la striscia del muro marocchino rappresenta il più lungo campo minato continuo del mondo, essendo composto da un numero che varia tra uno e due milioni di mine antiuomo.
Il conflitto allo stato attuale delle cose definibile a “bassa intensità”, è balzato nuovamente agli onori delle cronache per l’annuncio del leader del Fronte Polisario, Brahim Ghali, deciso a portare avanti la lotta contro il Marocco. Due settimane fa infatti alcune milizie Saharawi hanno ingaggiato un duello di artiglieria con le forze armate marocchine lungo il berm, nella zona desertica di Mahbes. L’obiettivo dell’attacco Saharawi era una delle antenne di controllo del muro. Il medesimo leader del Polisario ha inoltre chiesto all’ONU di definire il ruolo dell’inviato ONU Staffan De Mistura e di garantire lo svolgimento di un referendum per l’autodeterminazione del Sahara Occidentale.
Resta aperta la questione su più fronti e tutti auspicano che venga raggiunta una soluzione pacifica del conflitto, anche mediante la missione ONU MINURSO.