Messico. Atteso un cambiamento storico nelle terre di Lopez Obrador

di Manuel Giannantonio

A Tepetitan, un villaggio localizzato nel sud est del Messico, gli abitanti non hanno certo dimenticato il ragazzino “affettuoso” che giocava a baseball e saltava nel fiume. Andres Manuel Lopez Obrador, 64 anni, potrebbe diventare domani il nuovo presidente del paese.
Il candidato favorito dei sondaggi ha lasciato Tepetitan più di 50 anni fa, ma qualche anziano contribuisce a rendere vivo il ricordo, che assume quasi tratti mitici in vista dell’avvicinamento delle elezioni.
“Poter dire che un piccolo ragazzino modesto e nato in questa città e che la sua tenacia, la sua lotta l’hanno fatto accedere alla presidenza del nostro paese è per noi fonte di orgoglio”, ha spiegato Herminio Camara. 61 anni, amico d’infanzia del giovane Andres.
Camara si ricorda che ha giocato a biglie con lui e che lo soprannominavano “Amlo” e che il candidato di sinistra amava riflettere al fiume. L’ha accompagnato in diverse battaglie politiche, camminando con lui fino alla capitale messicana negli anni Novanta per protestare contro i presunti brogli elettorali.
Maria Cruz Dominguez, medico di 59 anni che abita nella via in cui i genitori e i nonni del candidato vivono e hanno vissutto, sottolinea che il Messico non ha mai avuto un presidente nato nel sud est del paese, una regione tropicale in preda alla disoccupazione e alla povertà.
Si ricordano di Lopez Orbrador come di un ragazzo “in buona salute” che giocava con i suoi fratelli e che osservava con un certo fascino. Il sostegno per lui in questa zona appare davvero scontato. I candidati del partito Morena – il partito fondato da Amlo – hanno già, secondo un sondaggio redatto dal El Financiero, il 60% delle preferenze in questo Stato.
Una delle principali proposte di AAmlo è quella di mettere un freno alle riforme energetiche lanciate dal presidente Enrique Peña Nieto nel 2014 che hanno aperto il settore petrolifero all’investimento privato, dopo 70 anni di monopolio di Stato. Per il candidato di sinistra questa misura ha colpito Pemex, altre volte considerato come un baluardo per la sovranità nazionale.
“Andrès Manuel pensa veramente a rilanciare Pemex, e ci sono molte cose in cui possiamo sperare”, promette il candidato al comune Roberto Villapando.
Alcuni sostegni, al quanto insolti, sono apparsi nella regione. A Villahermosa, capitale dello Stato del tabasco, i venditori di oggetti esoterici vendono candele normalmente riservate alle divinità con la scritta “Amlo”.
Servono “a dare dell’energia positiva, un aiuto mistico”, spiega Gloria Ruiz, una venditrice 47 anni, ammettendo che il candidato “non è un santo”.
All’inizio della sua campagna Lopez Obrador aveva promesso di vincere o di andare alla “Chingada”, un’espressione messicana popolare che significa “buttare la spugna”. La Chingada è anche il nome del ranch ereditato da suo padre dove si rifugia spesso con la famiglia. Insomma, si sta profilando la possibilità di un risultato di una straordinaria importanza storica. La gente inizia a crederci.