Messico. Guerra della droga: sterminata famiglia di mormoni statunitensi

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Ancora non sono chiare le motivazioni della strage avvenuta in Messico, a Rancho de la Mora, al confine tra gli Stati di Chihuahua e Sonora e non distante dal confine con gli Stati Uniti. Ad essere caduta in un’imboscata è stata una famiglia di mormoni statunitensi, ed il bilancio agghiacciante è di una decina di morti tra cui 4 bambini, e di questi due gemelli di 6 mesi uccisi con le loro madri. Alcune delle vittime sono state arse vive, ed all’appello mancherebbero ancora bambini, forse fuggiti.
Il convoglio era probabilmente diretto ad una chiesa missionaria che la comunità dei mormoni ha in Messico, ed in base ai primi rilievi è stato appurato che si era fermato per un guasto ad un veicolo. La zona è controllata dai cartelli della droga, e si ritiene che i mormoni siano caduti in un’imboscata, forse per aver visto qualcosa che non dovevano vedere.
Sono quindi vittime attribuibili alla Guerra della droga, iniziata nel 2006 e che vede contrapposti i cartelli e le forze governative, un conflitto che ha causato fino ad oggi 200mila vittime con punte di 36mila all’anno.
Sui fatti di oggi i governi di Chihuahua e Sonora hanno rilasciato una dichiarazione congiunta affermando che è stata avviata un’indagine e che ulteriori forze di sicurezza sono state inviate nell’area.
Il presidente Usa Donald Trump ha twittato che “Una splendida famiglia dello Utah è finita nello scontro fra due cartelli di droga che si stavano sparando. Il risultato è stata l’uccisione di molti americani. Se il Messico ha bisogno o chiede aiuto contro questi mostri, gli Stati Uniti sono pronti a essere coinvolti e a fare il lavoro in modo veloce ed efficace”.