Messico. L’emergenza del Covid-19 tra l’accordo del T-MEC e la crisi economica

di Alberto Galvi

Il prossimo 1 luglio dovrebbe entrare in vigore il T-MEC (Tratado entre Messico, Estados Unidos y Canada) nonostante i messicani siano concentrati sulla lotta all’epidemia di Covid-19 che ha già causato più di 11mila morti.
Dall’inizio di marzo dopo che si sono verificati i primi casi, il virus non è progredito rapidamente come nei paesi europei, solo 11 pazienti sono stati confermati durante le prime 2 settimane. Ma dopo essere entrati nella fase 2 il 24 marzo, le misure stabilite dal governo sono state aumentate.
Lo scorso 30 marzo, il governo messicano di López Obrador, ha dichiarato l’emergenza sanitaria e ha annunciato l’immediata sospensione delle attività non essenziali nei settori pubblico, privato e sociale al fine di ridurre la trasmissione del virus Covid-19. Tuttavia, alla fine di aprile ci sono stati più di 17mila contagiati e circa 1.700 morti.
A causa dell’emergenza sanitaria, il governo di López Obrador, ha dovuto rimandare l’approvazione di una serie di leggi come la riforma federale sul diritto d’autore, sulla proprietà industriale, sulle infrastrutture di qualità, alcune riforme del Codice penale federale, la riforma della legge federale sulle varietà vegetali e la legge generale sull’importazione e sull’esportazione di merci.
Lo scorso 21 aprile il governo messicano ha annunciato che sarebbe arrivato il massimo livello di contagio ai primi di maggio, con picchi di ricovero negli ospedali. Le autorità hanno previsto che in Messico la pandemia si concluderà il 25 giugno.
Il governo messicano ha annunciato il 13 maggio un piano di riapertura che prevede 3 fasi che sono state destinate ad essere attuate per tutto il mese di maggio come la riapertura dei comuni senza contagi, la riapertura nelle regioni per le attività sociali, educative ed economiche.
Per quanto riguarda il nuovo accordo T-MEC sostituisce l’accordo NAFTA (North American Free Trade Agreement) che regola il commercio regionale dal 1994, ma che dopo l’arrivo di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, lo considerò disastroso per gli interessi del proprio Stato.
Trump ha elogiato la T-MEC come una enorme vittoria per gli americani. A metà gennaio, il Senato degli Stati Uniti ha approvato in modo schiacciante il nuovo accordo, che è stato concluso il 10 dicembre scorso dopo che i rappresentanti dei 3 Stati lo hanno firmato in Messico.
Gli Stati Uniti considerano il Messico un paese sicuro in cui i migranti e gli sfollati possono essere espulsi. Inoltre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe continuato a impedire ai cittadini messicani e centroamericani di attraversare il confine per entrare negli Stati Uniti.
Il governo messicano ha intanto concluso le procedure interne per approvare l’entrata in vigore del T-MEC nel mezzo della crisi economica globale causata dallo scoppio del coronavirus.
Il Messico è la terza economia dell’America latina più colpita dalla pandemia da Covid-19 dopo Venezuela e Belize e a livello economico sta già subendo le ripercussioni negative di questa pandemia.
Per la prima volta nella storia, i prezzi del greggio sono precipitati a livelli negativi mentre il prezzo della valuta messicana rispetto al dollaro è diminuito. Nel frattempo si prevede che il Messico perderà oltre 1 milione di posti di lavoro.