Messico. Manifestazione a a Guadalajara contro il muro di Trump

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Manifestazione in Messico a Guadalajara, seconda città del Paese, contro il muro di Donald Trump: in 10mila, perlopiù studenti e membri dei sindacati, sono scesi nelle strade per dire al presidente Usa “Non saremo tuoi schiavi” e per chiedere a “Pena Nieto, rispetta il mio coraggio di fronte e Trump!”, come riportavano alcuni cartelli che si perdevano tra le bandiere messicane. Ma per altri il grido era la constatazione che “Trump è un pericolo e Pena Nieto non è all’altezza”, in un momento in cui si sono intensificati gli arresti dei clandestini che dal confine cercano di raggiungere gli States.
In realtà Pena Nieto ha protestato in più occasioni contro le intenzioni del collega statunitense, al punto da disdire la prima visita ufficiale dall’insediamento alla Casa bianca di Trump, il quale è determinato tuttavia ad andare avanti, per quanto la questione del muro sia più di lana caprina, se si pensa che già esistono barriere per oltre mille dei 3.140 chilometri di confine e che il resto è fatto di ostacoli naturali, come montagne, deserto e Rio Grande (Río Bravo).
In Messico sta anche prendendo piede il boicottaggio dei classici marchi Usa, dalla Coca Cola a Starbucks a McDonalds, ed in molti stanno postando le loro foto sui social con la bandiera tricolore.
La barriera di Tijuana, la più lunga (22,5 km) delle recinzioni esistenti, è stata implementata nel 2004 dal presidente Bill Clinton; dal 1990 al 2007 sono transitati attraverso il confine in modo illegale oltre 12 milioni di persone.