Migranti. Scontri al confine greco-macedone. Merkel, ‘non abbandoniamo la Grecia’

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macedonia scontri migrantiScontri al confine tra la Grecia e la Macedonia. dove in circa 300 migranti perlopiù iracheni e siriani hanno cercato di abbattere le recinzioni e superare il confine. Skopje ha infatti deciso il tetto di 250 migranti al giorno autorizzati ad entrare nel proprio territorio per dirigersi verso nord, cioè verso i paesi centro-nord europei.
Dopo che il cordone di polizia greco ha ceduto ed i migranti hanno occupato i binari della locale ferrovia, la polizia macedone è intervenuta con i gas lacrimogeni. I migranti sono riusciti comunque a sfondare anche lo sbarramento degli agenti macedoni e sono riusciti a oltrepassare la frontiera.
Nella zona vi sono circa 6mila migranti provenienti dalla Turchia, mentre il numero complessivo degli attualmente presenti in Grecia è di 25mila.
La cancelliera tedesca Angela Merkel è intervenuta sulla crisi dei migranti in Grecia affermando che “il paese non può sprofondare nel caos”, specie dopo che si è fatto di tutto per tenerla nell’Euro.
Ha poi difeso la sua politica di apertura delle porte ad oltre un milione di profughi, pur considerando il calo di popolarità e la conquista di consenso da parte delle formazioni di estrema destra.
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha definito l’arrivo dei 93 profughi siriani a Fiumicino come il primo passo di “un’iniziativa molto importante, che consente e consentirà a centinaia e centinaia di rifugiati, molti dei quali bambini, di arrivare qui in sicurezza”.
Infatti “non serve alzare muri o steccati”, bensì sono necessarie operazioni “diverse a partire dai corridoi umanitari”.
Il ministro ha poi osservato che è ora di riscrivere l’accordo di Dublino, “perché senza la libera circolazione non c’è il mercato unico. E su questo Italia e Germania sono concordi”.