Morto Fidel Castro, uno dei protagonisti del Novecento

di Gaetano de Pinto

castro-fidel-giovaneAlle 22.29 del 25 novembre (o.l.) si è spento a l’Avana Fidel Castro. Lo ha annunciato in tv il fratello e presidente cubano Raul “al popolo dell’isola, agli amici della nostra America e al mondo”, dichiarando con parole commosse ma ben scandite che “è deceduto il comandante in capo della Rivoluzione Cubana Fidel Castro Ruz. Hasta la victoria siempre”.
I funerali si terranno il 4 dicembre nel cimitero di Santa Ifigenia, nella città di Santiago de Cuba, ed il governo ha proclamato 9 giorni di lutto nazionale. In questo saranno sospese “tutte le attività e gli eventi pubblici, mentre la radio e la tv rispetteranno una programmazione informativa, patriottica e storica”; per 4 giorni le ceneri del “Lider maximo” attraverseranno il paese.
Da tempo malato, il 90enne Fidel ha senza dubbio segnato la storia, a partire da quella Rivoluzione dei “barbudos” del 1959, quando con Che Guevara, Camilo Cienfuegos, Sori Marin, Huber Matos e altri 800 ribaltarono il regime di Fulgencio Batista, legato alla Mafia italo-americana e a Lucky Luciano. Questi nella notte di Capodanno di quell’anno volò nella Repubblica Dominicana con 100 milioni di dollari e pochi fedelissimi.
Nelle dispute che seguirono vinse la linea di Castro e del “Che”, cioè di instaurare un regime socialista che poi si legò sempre più all’Unione Sovietica e che portò alla chiusura delle relazioni con i vicini Stati Uniti, fino alla crisi dei missili, quando gli americani scoprirono le installazioni di rampe di lancio sovietiche per testate nucleari sul territorio cubano.
La storia recente, con presidente il fratello Raul Castro, ha visto anche grazie alla mediazione del Vaticano il disgelo tra gli Stati Uniti e Cuba, con la storica visita di Barak Obama in marzo e la riapertura delle rappresentanze diplomatiche, per quanto il Congresso di Washington, a maggioranza repubblicana, ancora non abbia deliberato sullo scioglimento dell’embargo.
Negli Usa, in particolare a Miami, gli esuli cubani sono scesi nelle strade in festa, suonando clacson, ballando e stappando bottiglie per la morte del “dittatore”, di “Satana”, com’era scritto su alcuni cartelli.
Da Macerata il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha commentato che “Con Fidel Castro scompare uno dei grandi protagonisti, anche in modo drammatico, della storia del Novecento, per il suo Paese e per tutto il mondo, non solo per l’America Latina”. Ora “occorre anche guardare al futuro e non solo al ruolo che ha avuto Fidel Castro. Occorre guardare al fatto che grazie al presidente Obama, a Raul Castro e alla Santa Sede si è raggiunta due anni fa un’intesa straordinaria che non è ancora conclusa. Si deve ritirare il blocco – ha detto ancora Gentiloni – e mi auguro che nei prossimi mesi e nei prossimi anni questa intesa si completi con il ritiro del blocco e con la ripresa delle normali relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti”.