Myanmar. Nuove sanzioni occidentali contro esponenti del regime militare birmano

di Alberto Galvi

I funzionari statunitensi hanno annunciato nuove sanzioni contro i membri della giunta militare del Myanmar. Con il bilancio delle vittime in aumento per gli scontri e le proteste, i leader mondiali hanno ripetuto gli appelli alla giunta militare di dimettersi.
Dopo una dichiarazione congiunta i ministri degli Esteri dell’Ue, anche Bruxelles è pronta a imporre sanzioni contro i leader militari, i quali hanno avvertito di essere disposti a usare sempre di più la forza per reprimere le manifestazioni, dopo che nei giorni scorsi alcuni manifestanti sono stati uccisi.
L’Unione Europea ha annunciato di essere pronta ad adottare misure restrittive contro i diretti responsabili del colpo di Stato militare e i loro interessi economici.
Il blocco ha anche chiesto una attenuazione dell’attuale crisi iniziata il 1 febbraio, quando i militari hanno ribaltato i risultati delle elezioni democratiche in Myanmar e hanno preso il controllo del Paese.
Il dipartimento del Tesoro degli Usa ha sanzionato due alti membri del SAC (State Administration Council) per il loro ruolo nel colpo di Stato che ha sottratto il potere alla parte eletta di Aung San Suu Kyi. Il tenente generale Moe Myint Tun e il generale Maung Maung Kyaw sono stati aggiunti alla lista nera del dipartimento Tesoro di Washington, che ha congelato i loro beni negli Usa e impedito ai cittadini statunitensi di fare affari con loro.
All’inizio di questo mese il dipartimento del Tesoro ha applicato sanzioni a 10 ex ufficiali militari. Il generale senior Min Aung Hlaing, che ha guidato il colpo di Stato, è stato uno di quegli ufficiali scelti per le sanzioni dell’11 febbraio scorso. Anche il Canada sta imponendo sanzioni contro 9 funzionari militari di Myanmar.
L’Unione Europea ha anche chiesto il rilascio immediato e incondizionato di Aung San Suu Kyi e del presidente estromesso Win Myint, nonché di altri arrestati durante il colpo di Stato militare.
Anche altri leader mondiali si sono espressi contro il regime militare mentre i manifestanti si sono riuniti nelle strade, il giorno dopo che il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha espresso a chi protesta su Twitter sostegno esplicito.
Il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha anche invitato i generali a restituire il potere al governo civile. Il Regno Unito intanto ha convocato per la seconda volta in un mese l’ambasciatore di Myanmar a Londra per condannare il colpo di Stato e la risposta violenta del regime alle proteste di piazza.